Economia

Piazza Affari conferma un umore nero nel pomeriggio

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(Teleborsa) – Piazza Affari evidenzia un umore nero nel primo pomeriggio, dopo una partenza tentennante per Wall Street, che dopo i primi scambi mostra chiari segnali di indebolimento. I mercati d’oltreoceano dimostrano così di non aver ancora digerito il deludente dato sul mercato immobiliare pubblicato ieri, mentre si attende quello sulle vendite di case nuove. Una grande cautela contraddistingue questa seduta, in attesa dell’eventi clou della settimana, il meeting del FOMC. Il Comitato di politica monetaria della Federal Reserve dovrebbe infatti confermare tassi invariati sui minimi storici, ma anche evitare di far cenno a qualsiasi possibile rialzo dei tassi di interesse. Intanto, le Minutes dell’ultimo incontro del Comitato di politica monetaria della Bank of England hanno evidenziato qualche falla nell’unanimità delle decisioni di politica monetaria. Un membro si è infatti espresso a favore di un rialzo dei tassi di interesse. La crisi europea imperversa ancora sullo sfondo, anche se il Ministro delle Finanze greco ha sottolineato che il Paese riuscirà a superare la crisi anche senza ristrutturare il debito. Intanto, i L’IFO Institute tedesco , invece, ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita della Germania per quest’anno e per il prossimo. L’incertezza sull’andamento dell’economia mondiale, dunque, regna sovrano, come dimostra anche l’ultimo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, che ha ipotizzato due diversi scenari di crescita della domanda di greggio a seconda di due diverse ipotesi di ripresa economica, una più forte e l’altra più lenta. Ed è proprio il petrolio l’altro osservato speciale, in attesa dei consueti dati settimanali sulle scorte. Intanto, il prezzo oscilla sui 76 dollari al barile. L’euro si conferma dimesso a 1,223 USD (-0,3%), cedendo il passo al dollaro a causa di qualche presa di profitto. A Milano restano pesanti i titoli industriali. Il Ftse All-Share cede lo 0,69% e l’indice FTSE MIB lo 0,68%. Offerte le banche ad eccezione di Intesa Sanpaolo che regge bene alla pressione del mercato, dopo che il Direttore, Corrado Passera, ha precisato che l’IPO di Fideuram è pronta e che bisogna solo aspettare il momento migliore. Tiene anche MPS, dopo che l’AD Vigni ha escluso la possibilità di una ricapitalizzazione per il rimborso dei Tremonti-bond. Fra i peggiori si segnalano invece Mediobanca, Banco Popolare e Mediolanum, quest’ultima nonostante la conferma di contatti preliminari per Sara Assicurazioni. L’auto catalizza l’attenzione del mercato con Fiat che si conferma debole, dopo l’incerta vittoria del referendum e l’atteggiamento cauto evidenziato dall’azienda in merito al futuro di Pomigliano. Intanto, parte dei sindacati profila anche una “ipotesi C”, che consisterebbe nella cr5eazione di una newco. Giù anche la Pirelli, nonostante la conferma del contratto con la Formula 1.