E’ uno stillicidio: con il listino in costante ribasso i titoli del Nuovo Mercato, dove non si vede un segno più, entrano ed escono dalle contrattazioni, riammessi quando il mercato mostra di essere più calmo, espulsi quando il calo si fa eccessivo.
In questo balletto, tocca ora a I.Net rientrare in gioco dopo una sospensione che aveva bruciato l’orgoglio della matricola (ieri il debutto) capace di un balzo del 170% in una seduta invece punitiva. I.Net è dunque riammessa a 418 euro (-10,6%; un euro vale 1936,27 lire). Ultimo prezzo a 405 euro (-13,38%).
Nel capitolo sospensioni invece tocca a Opengate, congelate dopo aver fatto segnare ultimo prezzo di 203,45 euro (-9,99%).
Alle 14 ora italiana il Mibtel segna -3,20%. Il Mib30 -3,36%. A un’ora e mezza dalla riapertura di Wall Street il mercato non sa trovare spunti o forza sufficienti per scostarsi dall’orlo del baratro su cui si trova. Tanto più che dal Globex non giungono segnali incoraggianti.
Fra le trenta blue chip solo due titoli sono positivi: si tratta di Fiat, +1,7%, e Mediobanca, +1,01%.
Tra i ribassisti spicca Mediaset con il suo -7,59%, seguita da Bipop -7,41%. Finmeccanica perde oltre il 6%, Fideuram oltre il 5%. In forte calo anche Unicredito, che fino a ieri si era invece apprezzata notevolmente.
Situazione molto pesante anche in Europa, dove Londra è ancora chiusa per problemi tecnici: Parigi perde il 4,01%, Francoforte il 3,09%, Amsterdam il 3,02%, Stoccolma il 3,74%.