Indici in ribasso e tono dimesso in borsa, con la delusione per la performance di Enel, da stamani sotto il prezzo di collocamento di 4,3 euro con un minimo a 4,23 euro. Mibtel meno 0,35%, Mib30 meno 0,25%, Fib quasi stabile a 32.900 punti. Scambi nel complesso ridotti, poco sotto 1 milione di euro di controvalore, per oltre meta’ sul colosso elettrico, con 100 milioni di azioni trattate.
Anche su Enel (meno 0,49% a 4,28 euro) volumi in calo rispetto a ieri, giorno di esordio, e vendite da istituzionali, presi in contropiede dal prezzo di offerta fissato al livello massimo e dal quantitativo forse superiore al previsto e
comunicato a collocamento già chiuso. Mediobanca, che deve stabilizzare il corso del titolo, non è stata particolarmente attiva in mattinata, forse si riserva un exploit in finale per dare l’ultima spinta al titolo, dicono i broker.
Tra i pochi in denaro UniCredit (si spera vicino all’alleanza con Bbv), Banca Roma, che recupera la discesa ieri e il downgrade di Morgan Stanley, Generali, ieri pesante. In leggero rialzo Ina e Sanpaolo mentre le parti lavorano al compromesso per condurre in porto l’opas. Male Eni, Aem e Acea. Montedison, Mediobanca, Olivetti e Tecnost riprendono fiato, Telecom e Tim continuano male. Nuovo rialzo di Tiscali, più 5%, esaurite le vendite al meglio dopo il rally all’esordio la scorsa settimana, Finmeccanica, trainata dal progresso di StMicroelectronics. Bene Mondadori.