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PIAZZA AFFARI: FIB30 APRE IN LIEVE RIBASSO

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La pre-apertura. Il Fib30 apre in ribasso del 0.21% a 44.770. Gli operatori si aspettano una giornata leggermente positiva ma cauta aspettando l’apertura di Wall Street.

La situazione. Ieri il Mibtel ha chiuso con un rialzo dello 0,11% a 30.661 punti. Per il Mib30 chiusura appena al di sotto della parità, a –0,04% e 44.406 punti, mentre il Fib30, future sulle trenta blue chips, ha messo a segno una crescita dello 0,28% a 44.865 punti. Ottimo il Nuovo Mercato, +2,08% a quota 5.923.

Da tenere d’occhio. Freedomland. Siamo al quarto giorno di sospensione dalle contrattazioni. Borsa SpA ha chiesto ulteriori chiarimenti “ritenuti opportuni per il funzionamento del mercato”. Fra i punti al centro dell’attenzione ci sarebbe la quantificazione dei tempi necessari alla società di revisione Deloitte & Touche per completare l’estensione delle procedure di revisione. I tempi sono importanti ai fini delle decisioni che saranno assunte dall’assemblea del prossimo 26-27 ottobre.
Deloitte & Touche ha già affermato che l’estensione delle procedure di revisione non può essere completata entro l’assemblea, che però potrebbe essere aggiornata nel caso
in cui il responso arrivasse in tempo utile per approvare il bilancio (chiuso al 30 giugno scorso) entro il termine ultimo del 31 dicembre.

Autostrade e Bnl. In ballo c’è la questione della partecipata Blu, operatore di telefonia che partecipa alla gara per le licenze UMTS (telefonini di terza generazione). British Telecom, anch’essa azionista di Blu, deve aumentare la sua partecipazione azionaria dall’attuale 20% a oltre il 51%. Lo prevedono impegni formali tra l’operatore britannico e i soci italiani che dunque dovrebbero ridurre (tranne Bnl), il proprio peso pro-quota. Tuttavia British Telecom non sembra intenzionata a crescere fino al limite previsto. In questa situazione la partecipazione di Blu alla gara per l’UMTS appare compromessa.

Fiat. Il titolo potrebbe risentire del momento di difficoltà causato dal maltempo. Anche oggi, come ieri, resteranno fermi gli stabilimenti di Mirafiori e Rivalta. Sospese anche le attività dello stabilimento biellese di Verrone. Fiat ha deciso per ora la sospensione del primo turno di lavoro. Da segnalare anche che ieri il ministro dell’Industria e del Commercio con l’estero Enrico Letta ha chiesto al capo del governo indiano del Mahararstra di estendere gli sgravi fiscali previsti per i nuovi stabilimenti anche alla ristrutturazione dell’impianto di Kurla, tappa strategica per la scommessa di Fiat in India.