Economia

Piazza Affari: giornata di dividendi per quattro big, tra cui Intesa Sanpaolo

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Giornata di dividendi per quattro big di piazza Affari: si tratta di Intesa Sanpaolo (0,0996 euro per azione) che distribuirà circa 1,9 miliardi di euro provenienti dalla riserva straordinaria, Generali che staccherà 0,46 euro per azione, seconda parte dell’erogazione complessiva da 2,31 miliardi di euro iniziata in primavera con il dividendo da 1,47 euro per azione, Banca Mediolanum che pagherà ai suoi soci la seconda tranche da 553,7 milioni del dividendo (0,75333 euro) deliberato nell’assemblea degli azionisti della primavera scorsa, Unipol che distribuirà riserve per 201 milioni attraverso una cedola da 0,28 euro per azione.

Guardando ai rendimenti, lo stacco di Intesa Sanpaolo corrisponde a un 3,86% sul prezzo di chiusura di venerdì scorso, il rapporto cedola/prezzo è del 2,44% per Generali, del 7,6% per Banca Mediolanum e del 5,3% per Unipol.

Ricordiamo che dopo lo stop ai paletti imposti dalla Bce alle banche in tema di dividendi, dal 1 ottobre le banche europee possono tornare a distribuire cedole e mettere in atto piani di riacquisto azioni.

Intesa Sanpaolo: ok a dividendi per 1,9 miliardi

In merito alla politica dei dividendi, lo scorso giovedì 14 ottobre, l’assemblea ordinaria di Intesa Sanpaolo alla quale ha partecipato per il tramite del rappresentante designato il 56,57478% del capitale sociale, ha deliberato la distribuzione di parte della riserva straordinaria a valere sui risultati 2020.

L’assemblea ha approvato, con il voto favorevole del 99,92% delle azioni rappresentate, la distribuzione cash di parte della riserva straordinaria per un ammontare complessivo di oltre 1,9 miliardi di euro, corrispondente ad un importo unitario di 9,96 centesimi di euro per azione.  

Tale distribuzione, aggiungendosi ai 694 milioni di dividendi cash, deliberati ad aprile e corrisposti a maggio 2021, porta al pagamento di un ammontare complessivo per il 2020 corrispondente a un payout ratio pari al 75% dei 3.505 milioni di euro di utile netto consolidato rettificato, in linea con il Piano di Impresa 2018-2021.

“Prevediamo una ulteriore distribuzione di 1,4 miliardi da pagare, sotto forma di interim dividend, il 24 novembre 2021”, ha affermato Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo. “Dei 4 miliardi di dividendi complessivamente distribuiti nel 2021, circa 1,5 miliardi – aggiunge – sono direttamente a favore delle fondazioni bancarie – a sostegno della loro azione inclusiva nei confronti del territorio, delle iniziative sociali e culturali e delle persone in difficoltà – e a favore di famiglie e privati”.

Gli altri appuntamenti con il dividendo Intesa Sanpaolo 2021 sono:

  • 20 ottobre 2021: pagamento dividendo distribuzione di parte della riserva straordinaria.
  • 22 novembre 2021: stacco acconto sul dividendo 2022 relativo all’esercizio 2021 (ammontare cedola: 0,0721 euro)
  • 24 novembre 2021: pagamento acconto dividendo 2022 relativo all’esercizio 2021.

Stacco cedole: cosa significa

Le cedole, o dividendi, sono i proventi dei titoli azionari e obbligazionari e nel caso dei titoli azionari, l’importo delle cedole è rappresentato dalla quota degli utili che gli amministratori della società decidono di distribuire ai soci – previa approvazione dell’assemblea – sotto forma di dividendi ordinari. Come riporta Borsa Italiana, per i titoli azionari è possibile che gli amministratori decidano di distribuire cedole non derivanti da utili dell’attività ordinaria ma da altre voci contabili (cassa, riserve, ecc.). In questa eventualità si parla di cedole (o dividendi) straordinari.

Quando avviene lo stacco delle cedole? Può avvenire in un’unica occasione (cedola annuale unica), oppure in diverse tranche: nei titoli obbligazionari la cedola è di norma semestrale.
Nei titoli azionari lo stacco del dividendo è annuale, ma ultimamente si sta diffondendo, soprattutto tra le società più grandi, lo stacco in autunno di un acconto sul dividendo relativo all’esercizio in corso, per poi provvedere al saldo la primavera successiva.

Lo scorso 23 luglio, la Banca centrale europea (BCE) ha comunicato la decisione di non estendere oltre il 30 settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare i dividendi e il riacquisto di azioni proprie.

Una raccomandazione che era stata presa a marzo 2020, con lo scoppio della pandemia. In quella circostanza l’istituto di Francoforte aveva chiesto alle banche di non conferire dividendi per rafforzare la loro capacità di assorbire le perdite e di sostenere il credito a famiglie e imprese.