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Piazza Affari in calo con tensioni geopolitiche, Ftse Mib -0,9%

Partenza in ribasso per le borse europee, dopo l’attacco di Israele all’Iran. A Piazza Affari, il Ftse Mib scambia in flessione dello 0,9% a 33.580 punti, con Saipem (-2,1%), Tenaris (-2%), Stellantis (-1,9%) e Ferrari (-1,7%) in coda al listino mentre resiste solo Amplifon (+0,3%).

L’azione militare di stamattina ha fatto scattare gli acquisti sul petrolio e sui beni rifugio, tra cui Treasury e dollaro. In seguito, l’attacco è stato ridimensionato, alleviando l’avversione al rischio sui mercati.

I mercati finanziari hanno vissuto una settimana difficile a causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente e delle prime trimestrali statunitensi in chiaroscuro. Ieri Netflix ha riportato un primo trimestre solido, ma i dubbi sull’outlook e la decisione di non comunicare più i numeri sugli abbonati ogni tre mesi hanno innervosito gli investitori.

Sullo sfondo resta la politica monetaria, con la Fed sempre meno propensa a tagliare i tassi mentre dalla Bce giungono continui segnali di apertura per una riduzione dei costi di finanziamento a giugno.

Dall’agenda macro sono giunti i dati sui prezzi alla produzione tedeschi, superiori alle attese (+0,2% m/m e -2,9% a/a nel mese di marzo) e l’inflazione giapponese, al di sotto delle stime (2,7% annuo).

Sull’obbligazionario, il rendimento dei Treasury decennali si attesta al 4,58% e quello del biennale al 4,96%, in calo rispettivamente di 5 e 3bp. Lo spread Btp-Bund è poco mosso a 142 punti base, con il decennale italiano al 3,88% e il Bund al 2,46%. Stasera a mercati chiusi l’agenzia S&P si pronuncerà sul rating dell’Italia.

Tra le materie prime, il petrolio Brent viaggia in area 88 dollari al barile e l’oro si mantiene in area 2.392 dollari l’oncia. Sul Forex, il cambio euro/dollaro scambia a 1,065 e il dollaro/yen si attesta a 154,4.