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Piazza Affari in rosso penalizzata dal lusso e dai petroliferi

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Seduta difficile quella di oggi per Piazza Affari e più in generali per tutti i mercati finanziari. L’indice Ftse Mib chiude a -1,63% a 25.928 punti all’indomani delle minute Fomc che hanno evidenziato la convinzione in seno alla Fed di avviare il tapering entro fine anno.

Il sentiment negativo odierno è stato favorito anche dal picco di casi di Covid-19 in tutto il mondo che alimenta i timori di un rallentamento della crescita economica globale. A detta di Emmanuel Cau, responsabile della strategia azionaria europea di Barclays, il movimento odierno è dettato dal timore da parte degli investitori “che il meglio della ripresa e della liquidità sia alle nostre spalle e stanno diventando più cauti sulla loro allocazione”. Barclays ritiene che alla lunga i solidi fondamentali sugli utili e l’ampia liquidità spingano gli investitori a comprare sulla debolezza (buy the dip).

Sul parterre di Piazza Affari giornata da dimenticare per i titoli del lusso con Moncler peggior titolo del Ftse Mib con oltre -6%. Fori dal Ftse Mib si segnala il -6% circa anche per Brunello Cucinelli, -5% invece per Tod’s e Ferragamo. I timori di un rallentamento della crescita, e in particolare della domanda dall’Asia, stanno pesando in queste giornate sul comparto del lusso che dipende fortemente dai mercati orientali.

Tra i peggiori oggi anche i titoli della galassia Agnelli: Stellantis -3,56%, CNH -3,9% ed Exor -3,46%. Molto male anche i titoli oil (-4,64% Tenaris, -2,8% Eni) che pagano anche il dietrofront del petrolio (alla sesta seduta consecutiva in ribasso).

Tra i finanziari ribassi del 2% circa per Intesa Sanpaolo e -2,7% invece per Unicredit.