Mercati

Piazza Affari, medaglia d’argento d’Europa nel primo semestre. Meglio solo l’AEX olandese

Nonostante la battuta d’arresto del secondo trimestre, i primi sei mesi del 2024 si confermano più che positivi per Piazza Affari, che si lascia alle spalle il periodo gennaio-giugno con una crescita del Ftse Mib +9,2%. Una performance che permette alla piazza milanese di collocarsi in secondo posizione quelle del Vecchio Continente. Meglio di Milano solamente la tecnologica AEX olandese +17,4%, sostenuto dal boom dell’AI con aziende come ASM +51,5% e ASML Holding+41,4% che hanno guidato la volata.

Sono alcuni dei dati messi in evidenza da Gabriel Debach, market analyst di eToro, in una nota odierna in cui fa il punto dei mercati in questo primo semestre dell’anno.

Piazza Affari prende fiato

Tra aprile e giugno, Milano – sottolinea Debach nella sua nota odierna – ha di fatto interrotto una serie positiva che durava da sei trimestri consecutivi, e che hanno prodotto n un rendimento totale del +67%.

Il Ftse Mib registrato un calo del 3,8% (superiore al valore mediano del -3% sui dati dal 1998), appesantito dalle vendite di aprile e giugno, quest’ultimo aggravato dalle tensioni politiche in Francia.

Su 40 titoli dell’indice, 20 hanno chiuso il trimestre in rosso, persino dopo gli aggiustamenti per dividendi. Stellantis ha perso il 30% del suo valore, seguita da Iveco con un calo del 22%. I settori industriali e dei beni di consumo sono stati i più colpiti, mentre il settore finanziario ha brillato grazie ai rialzi di Unipol, MPS e BPER.

I titoli che hanno corso di più in Europa

Allargando lo sguardo ai titolo del Vecchio Continente, i titoli che hanno corso di più in Germania sono stati Siemens Energy ha impressionato con un guadagno del +102%, seguita da Rheinmetall +69% e SAP +36%.

In Spagna, Banco de Sabadell +62% e la farmaceutica Laboratorios Farmaceuticos Rovi +45% hanno guidato i rialzi, quest’ultima grazie a nuove approvazioni dalla FDA. Nel Regno Unito, Rolls Royce ha dominato i rialzi, affiancato da NatWest Group con un +42%. In contrasto, la borsa di Parigi ha risentito dell’incertezza politica, registrando solo il 40% dei suoi titoli in progresso, con Renault e Safran come leader.

Cosa è successo sulle altre piazze mondiali

Guardando fuori dal Vecchio Continente, negli Stati Uniti, i mercati hanno mostrato una vitalità superiore rispetto all’Europa (S&P 500 + 15% circa), grazie all’industria dell’intelligenza artificiale. In Asia si distingue il TAIEX di Taiwan che, sempre grazie all’AI, ha segnato +28,5%, mentre il Nikkei 225 giapponese ha guadagnato il 19,1%, beneficiando del crollo dello yen.

Il Bitcoin ha perso parte del suo guadagno a giugno, ma ha comunque chiuso in rialzo del 45%, diventando l’asset con la migliore performance. Questo risultato ha confermato il crescente interesse degli investitori per le criptovalute, nonostante le turbolenze di mercato.

Boom delle materie prime

Uno degli elementi chiave che hanno caratterizzato l’inizio del 2024 è stato il notevole aumento dei prezzi delle materie prime.

Scrive, a questo proposito, Debach:

Dal rally dell’olio d’oliva a quello del cioccolato, che hanno preoccupato i consumatori, fino ai metalli preziosi come oro, argento e rame, il mercato ha visto una crescita impressionante. L’oro, il classico bene rifugio in tempi di incertezza, ha registrato un incremento significativo. Questo aumento riflette le incertezze economiche globali e la crescente domanda di sicurezza da parte degli investitori. Allo stesso modo, l’argento, utilizzato non solo nell’industria tecnologica ma anche nelle energie rinnovabili, ha beneficiato di questa tendenza al rialzo. Il rame, invece, fondamentale per il settore industriale e le infrastrutture, ha visto un’impennata nei prezzi, alimentata da una domanda sostenuta e dalle aspettative di una ripresa economica robusta.
Questi aumenti non hanno solo influenzato i mercati finanziari, ma hanno anche rispecchiato le dinamiche economiche e geopolitiche in evoluzione. L’inflazione persistente e le tensioni geopolitiche hanno giocato un ruolo cruciale nel plasmare queste tendenze, rendendo il monitoraggio dei prezzi delle materie prime un indicatore vitale per comprendere la direzione futura dell’economia globale.