Piazza Affari è in recupero a metà seduta. Le giovano le scommesse su un nuovo taglio dei tassi di interesse americani, atteso per mercoledì prossimo, ma anche una forza relativa maggiore rispetto alle altre borse europee. (Vedi Borse UE: solo Francoforte negativa al giro di boa)
“La borsa italiana recupera all’interno di un quadro generale che la vede in grado di dimostrare una maggiore tenuta rispetto alle altre borse europee – dice a Wall Street Italia l’analista di una Sim italiana che preferisce restare anonima – del resto negli ultimi due mesi quello italiano è stato il mercato che ha sottoperformato di più a livello mondiale”.
Una ripresa è dunque possibile, “tuttavia per un’inversione di tendenza dovremmo prima assistere a fasi di accumulazione; il rimbalzo, anche violento, magari sulla scia di un nuovo possibile taglio dei tassi di interesse americani, non mi emozionerebbe più di tanto. Sono convinta che la ripresa seguirà il profilo di una u, più che di una l o di una v”.
Secondo l’analista “da qui a settembre vedremo un mercato da trading; non credo tanto al rally di agosto. I telefonici sono ancora molto sotto pressione, al pari di media e tecnologici; al contrario mi incuriosisce il settore bancario, che vedo vivace e che potrebbe continuare a esserlo”.
L’indice Mibtel cresce dello 0,49%, il Mib30 dello 0,72%, il Midex è invece in calo dello 0,24%, e il Numtel dell’1,40%.
Oggi la stella del Mib30 è indiscutibilmente Montedison (+4,78% a €2,82) sulla scia di forti acquisti speculativi dopo le nuove voci che riguardano l’assetto azionario (Vedi Piazza Affari: si specula su Montedison).
In forte crescita tutto il risparmio gestito, vivace già dalla scorsa settimana. La crescita maggiore spetta a Fideuram (+2,42% a €11,47), ma è molto vivace anche Mediolanum (+2,32% a €12,39), mentre è più seduta Bipop Carire, che cresce dello 0,96% a €4,63 ma che ha ancora buone possibilità di guadagno (Vedi Piazza Affari: cosa aspettarsi oggi).
Tra gli industriali, è positiva STMicroelectronics, che segna un rialzo dello 0,97% a €37,30. Il mercato guarda adesso all’apertura americana. La scorsa settimana nonostante venerdì il Nasdaq avesse chiuso in ribasso, il titolo (quotato oltre a Milano, anche a New York e Parigi) aveva mantenuto il segno più.
Bene tra gli energetici ENI (+0,82% a €14,99) dopo che la scorsa settimana aveva perso terreno sulla scia del ribasso del prezzo del petrolio. “ENI – dice a Wall Street Italia l’analista di una Sim italiana che preferisce non essere citata – è uno dei pochi titoli che da gennaio a oggi ha sovraperformato rispetto all’indice”.
In recupero il comparto telefonico. Il rimbalzo maggiore è di Telecom Italia (+1,18% a €9,77), ma cresce anche Olivetti, che segna +0,32% a €1,89 (Vedi Piazza Affari: Olivetti recupera dai minimi)
Per TIM la crescita è minore: +0,09% a €5,79, sostanzialmente ferma rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Per il titolo tuttavia alcuni analisti prevedono ancora delle opportunità (Vedi Telefonia mobile impantanata tra GPRS e UMTS).
Nella galassia di Roberto Colaninno si nota la vivacità di Seat Pagine Gialle (+1,47% a €1,24), oggetto di una crescita supportata da buoni volumi (Vedi Piazza Affari: Seat, possibile crescita a €1,40).
Sul Nuovo Mercato pochi i segni più. Tra questi, quello di e.Biscom (+0,70% a €69,50) sulla scia dei risultati del primo semestre dell’anno (Vedi Utili: e.Biscom €60 milioni nel 1° semestre 2001).
Male invece Eplanet (-5,36% a €14,95), Freedomland (-4,78% a €15,25) e Tiscali, che lascia sul terreno il 3,10% a €10,49 (Vedi Freedomland e Eplanet verso €13 e Piazza Affari: Tiscali scivola verso €10)