Economia

Piazza Affari parte debole con l’Europa

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(Teleborsa) – Partenza all’insegna della cautela per Piazza Affari, così come per il resto del Vecchio Continente, dopo i guadagni messi a segno ieri da Wall Street e Tokyo stamane. L’attenzione degli investitori resta puntata sulle trimestrali e sulle decisioni sui tassi di interesse di Bce e della Banca d’Inghilterra. Sul mercato valutario, battuta d’arresto per l’euro che ha lasciato spazio ieri al dollaro di beneficiare di alcuni dati macro Usa positivi. Il rapporto di ADP sugli occupati del settore privato è risultato migliore delle attese, propiziando un risultato positivo per quello complessivo che verrà pubblicato dal Bureau of Labour Statistics, domani. Anche l’ISM manifatturiero ha sorpreso positivamente, confermando una ripresa del terziario anche oltreoceano. L’agenda macro oggi prevede gli ordini all’industria tedeschi e oltreoceano i sussidi alla disoccupazione. I riflettori restano puntati sulla riunione di politica monetaria di BCE e Bank of England, con attese per un nulla di fatto da entrambi i fronti. L’attenzione si concentrerà soprattutto sul discorso del numero uno della banca centrale europea, Jean Claude Trichet, che seguirà l’annuncio. Deboli anche i prezzi del petrolio, anche se le quotazioni si mantegono al di sopra degli 82 dollari al barile, dopo aver reagito positivamente ieri ai dati sulle scorte pubblicati dal DOE. Tra gli indici milanesi, dopo un timido incremento iniziale, mostrano segni di debolezza. L’indice FTSE All Share cede lo 0,28% a 21.852,15 punti mentre il FTSE MIB cede lo 0,36% a 21389,06 punti. Debole l’indice FTSE Mid Cap che lima lo 0,12%. Banche sotto pressione con Unicredit che ha annunciato l’intenzione di ridurre di 4.700 unità nel triennio 2011-2013 il numero dei propri dipendenti e incidere sulla spesa per stipendi per riuscire a tagliare i costi nel triennio di 770 milioni. Bene Unipol nel giorno dei conti. Tra gli assicurativi attenzione a Fondiaria Sai e Generali chiamate alla prova dei risultati. Misti i petroliferi con Tenaris che ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in calo. Deboli Eni e Saipem in linea con l’andamento sottotono evidenziato dall’intero settore oil europeo. Dimessa Telecom nel giorno del Cda sui conti e dopo che ha trovato l’accordo con i sindacati per la gestione degli esuberi e che porterà verso la mobilità volontaria 3.900 dipendenti. Intanto la controllata Telecom Argentina ha chiuso il primo semestre con un utile netto in crescita e superiore alle stime degli analisti. In marcia la Fiat insieme alle auto europee toniche. Debole Campari su qualche presa di profitto, dopo che ieri il mercato ha dimostrato di aver apprezzato i risultati semestrali, collocandola in pole position nel principale paniere. Sul completo, ancora focus su Seat PG il giorno dopo i conti.