(Teleborsa) – Esordio un po’ confuso per la borsa milanese che, al pari delle altre piazze del Vecchio Continente, si mostra indecisa tra il segno più e quello meno. Gli eurolistini sembrano comunque impostati ad una sessione di recupero delle perdite messe a segno nelle ultime tre sedute. Il sentiment resta comunque cauto in scia al nuovo outlook sulla crescita economica statunitense e ai mai sopiti timori per la situazione finanziaria dell’Euro Zona. Intanto sale l’attesa per l’inizio del G20 a Toronto di domani, mentre oggi si riuniscono sempre in Canada i leaders del G8 in una sorta di “sessione preparatoria”. Occhi puntati sulle possibili riforme del settore finanziario, che al momento fanno tremare i diretti interessati per paura di restrizioni gravose. Prosegue la fase di rialzo dell’euro nei confronti del dollaro con il cross a 1,2346 euro. In calo l’oro nero a 76,4 dollari al barile. A livello macroeconomico l’ultima lettura del PIL della Francia è risultata in linea con le attese. Ma i dati probabilmente più market mover della giornata arriveranno pomeriggio con l’ultima revisione del PIL statunitense e della fiducia dell’Università del Michigan. A pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni il Ftse All-Share mostra un guadagno dello 0,56% a 20.600 punti, mentre il Ftse Mib avanza dello 0,68% a 20.078. Tra le blue-chips le vendite si concentrano soprattutto sull’industria con Finmeccanica, Impregilo e Fiat tra i peggiori. In particolare il titolo del Lingotto resta sempre sotto i riflettori in attesa di sapere quale sarà l’esito dello stabilimento di Pomigliano. Parte male anche STM, in un settore tech europeo piatto. Scatta invece in pole position Buzzi, ma fanno molto bene anche Geox e alcune banche tra cui il Banco Popolare, Intesa Sanpaolo e Unicredit, quest’ultima dopo l’ingresso nel capitale del fondo Aabar con un consistente 4,99%.