MILANO (WSI) -L’attesa nervosa di Wall Street per i conti Apple frena gli acquisti anche sui mercati europei, che nella mattinata avevano beneficiato dei segnali positivi provenienti dalla Cina e si erano rafforzati grazie alla distensione delle tensioni sul Portogallo.
Piazza Affari, dopo aver raggiunto un guadagno di oltre un punto percentuale, chiude così invariata: l’indice Ftse Mib ha chiuso in crescita dello 0,03% a 16.238 punti. L’AllShare è avanzato dello 0,04% e il MidCap dello 0,27%. Volumi per un controvalore di circa 1,74 miliardi di euro.
Valentijn van Nieuwenhuijzen, head of strategy di Ing Investment Management, spiega che, “nonostante la confusione generata sulla futura politica monetaria statunitense, il messaggio lanciato dalla banca centrale americana è piuttosto chiaro: la riduzione del QE3 inizierà solo in caso di accelerazione della crescita o dell’inflazione negli Stati Uniti. Questo contesto – se escludiamo lo scenario altamente improbabile di un’elevata inflazione che in tempi brevi superi l’obiettivo della Fed – probabilmente sarà più favorevole che ostile agli asset rischiosi, e in particolare alle azioni”.
Dall’avvio a sostenere i listini contribuisce il miglioramento dello spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali, con il differenziale sceso sui 280 punti, mentre l’euro si rafforza sul dollaro. Sempre sostenuto il comparto dei bancari, con Intesa Sanpaolo e UniCredit in buon progresso, con prove migliori di quelle del mercato generale.
Le Borse europee viaggiano in territorio positivo, spinte dalle notizie circa nuovi progetti infrastrutturali cinesi e dalle prospettive di crescita del paese, la seconda potenza economica al mondo. Bene anche i dati sulla Spagna, dove il Pil ha subìto l’ennesima contrazione nell’ultimo trimestre, ma dimostrando di essere tornato sui binari giusti.
A livello settoriale si mettono in luce banche e in particolare le tlc, dopo che Telefonica Deutschland ha acquistato E-plus, la controllata tedesca di telefonia mobile dell’operatore olandese Kpn per 5 miliardi di euro. Ora il mercato scommette su nuove operazioni di consolidamento tra i gruppi di telefonia.
L’economia iberica ha riportato una contrazione dello 0,1% nei primi tre mesi dell’anno. Si tratta comunque di un miglioramento che conferma, riferiscono gli analisti di Ubs, che l’economia in Spagna “si sta riprendendo”.
Restando all’interno dei confini spagnoli, nell’ultima asta Madrid ha fatto il pieno di titoli a breve scadenza. Collocati Bond a 3 e 9 mesi per 3,52 miliardi di euro, oltre il target massimo di 3 miliardi. Rendimenti scesi. Forte la domanda in particolare sul 3 mesi con un rapporto di copertura salito a 4,03 da 2,94.
Il cash è tornato a frotte sui mercati azionari. Quello asiatico ha chiuso sui massimi di sei mesi, spinto dal rally della Borsa di Shanghai. L’indice della regione Asia-Pacifico MSCI (Giappone escluso) ha fatto segnare un rialzo dell’1,3%, toccando i massimi da giugno.
L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha superato un momento di sbandamento iniziale, recuperando terrenno con il passare degli scambi e chiudendo in progresso dello 0,8%.
Tra le Borse più spumeggianti figura Hong Kong, che ha chiuso in aumento del 2,1%, mentre l’indice CSI300 dei listini Shanghai e Shenzhen ha fatto ancora meglio: +3,2%.
A sostenere i mercati le notizie secondo cui il governo utilizzerà i progetti per la costruzione di nuove infrastrutture ferroviarie per assorbire la sovrabbondanza di cemento, acciaio e altri materiali da costruzione.
Pechino, ha promesso l’esecutivo, non consentirà che la crescita del Pil scenda sotto il 7%.
BTP – Btp prevalentemente in negativo, anche se con variazioni piuttosto contenute, in
chiusura di una seduta comunque sostanzialmente tranquilla per il mercato obbligazionario, dai volumi sottili. Dopo una mattinata contraddistinta da qualche modesto acquisto – con lo spread Btp/Bund sceso fino ai 275 punti base, ai minimi da quasi due settimane – nel pomeriggio sono tornate a
prevalere le vendite, eccetto che per la scadenza extra lunga, con conseguente movimento di appiattimento della curva italiana sul tratto 10-30 anni.
PIAZZA AFFARI – Telecom Italia superstar (+6,74%), resa euforica dalle dichiarazioni del presidente Franco Bernabè sullo scorporo della rete e dal fermento nell’intero settore dopo la vendita di E-Plus, da parte di Kpn, a Telefonica Deutschland. I finanziari continuano a vedere una prevalenza di acquisti, ma alcuni hanno tirato il fiato: il paniere delle banche è salito dello 0,28%. Altalenanti Unicredit(-0,56%) e Intesa San Paolo (+0,95%). Discorso a parte per Ubi (+2,2%), che ha beneficiato del via libera della Banca d’Italia all’utilizzo dei modelli interni per il calcolo dei requisiti di credito retail.
Le vicende giudiziarie che coinvolgono la famiglia Ligresti quest’oggi non hanno spinto Fondiaria-Sai (-1,89%), nè il resto della galassia che ora fa riferimento a Unipol (+1,11%): Premafin -1,17% e Milano Assicurazioni -1,48%. Segno meno per Generali(-0,83%). A picco St (-10,57%), penalizzata da risultati trimestrali deludenti.
ALTRI MERCATI – Sugli altri mercati, in ambito valutario, euro in calo -0,08% a 1,3175 dollari. Biglietto verde in ripresa anche nei confronti della divisa giapponese a 99.9500 yen.
Sul fronte energetico, prezzi del petrolio in calo -0,58% a $106,31 il barile, tira il fiato l’oro dopo la corsa degli ultimi giorni. Le quotazioni cedono lo 0,56% a $1.329,80 l’oncia.
ANALISI MPS CAPITAL SERVICES
Tassi & Congiuntura: in area Euro ieri si è assistito ad un ribasso dei tassi di mercato in particolare sui paesi periferici. Lo spread Italia-Germania è calato sotto i 280pb, quello spagnolo sotto i 310. Gli acquisti hanno interessato i bond sul tratto a 30 anni con i tassi tedeschi ai minimi da fine maggio al 2,35% e quelli italiani ai minimi da inizio luglio in prossimità del 5%. Sono proseguiti gli acquisti sui bond portoghesi su minori attese di elezioni anticipate nel paese. Il tasso decennale si colloca sotto al 6,4%, un valore molto inferiore all’8% sfiorato ad inizio luglio.
Il primo ministro Coelho si è impegnato a proseguire con il rimpasto di governo ed a completare il programma per il salvataggio del paese. Questa mattina si assiste a prese di profitto sui bond dei paesi core, mentre sono stabili quelli di Italia e Spagna. La European Banking Authority, potrebbe pubblicare già ad ottobre i dati sul debito governativo ed i tipi di capitale detenuti dalle principali banche europee, evitando di effettuare stress test per il secondo anno. La review della qualità degli asset delle banche sarà guidata dalla BCE, che si appresta ad assumere il ruolo di supervisore bancario. Intanto dagli Usa continuano gli inviti verso una politica pro-crescita dell’Europa.
Il segretario al Tesoro Usa, Lew, ieri durante una visita in Grecia ha dichiarato che il recupero del mercato del lavoro e della crescita Usa sono “inevitabilmente collegati” all’abilità dell’Europa di generare crescita. Sull’Italia il capo economista e membro della BCE, Praet, ha dichiarato che è estremamente urgente effettuare le riforme necessarie. Sull’area Euro ha dichiarato che sono presenti rischi al ribasso sulla crescita legati alla difficoltà di attuazione delle riforme, anche se sono presenti alcuni segnali positivi. Ha ribadito quanto detto da Draghi che i tassi potrebbero essere ulteriormente ridotti.
Sul fronte aste in collocamento i titoli a breve spagnoli per un ammontare fino a 3,5Mld e titoli a media/lunga scadenza olandesi. Negli Usa, tassi stabili nella sessione di ieri sia sul tratto a breve che su quello a lunga della curva, in un contesto di bassi volumi di scambio sul future del decennale con la volatilità, misurata dall’indice di Merrill Lynch, ai minimi dal 24 maggio. Secondo le stime raccolte da Bloomberg News un numero crescente di economisti si aspetta che la Fed inizi a ridurre il piano di acquisto di asset a partire da settembre, per un ammontare pari a 20 Mld$. Sul fronte macro, le vendite di case esistenti sono calate inaspettatamente a giugno. Oggi sono attesi i dati sui prezzi delle case relativi al mese di maggio e la pubblicazione dei dati trimestrali dei colossi AT&T e Apple.
Valute: ieri si è assistito ad un deprezzamento del dollaro verso euro con il cambio che ha temporaneamente tentato la rottura di area 1,32 subito dopo la pubblicazione dei dati immobliari Usa peggiori delle attese. Il cambio per oggi trova la resistenza in area 1,3220, con il supporto più vicino collocato presso 1,31. Yen in apprezzamento verso le principali valute sulla scia dell’esito delle elezioni giapponesi del fine settimana, nonostante il rialzo di questa notte della borsa nipponica. Verso euro il cambio trova il supporto più vicino presso 131, con il livello successivo collocato a 130; resistenza a 133,30.
Inizio di settimana di apprezzamento della sterlina verso la maggior parte delle valute grazie anche alle dichiarazioni del primo ministro Cameron secondo cui il miglioramento dell’economia potrebbe consentire un taglio delle tasse. Il cambio verso euro si colloca in prossimità del supporto 0,8575.
In apprezzamento lo yuan cinese verso dollaro dopo che il premier cinese Li Keqiang ha dichiarato che il 7% di crescita è valutato come la soglia minima tollerabile per il rallentamento economico. Segnaliamo il deprezzamento generalizzato della rupia indiana nonostante le maggiori restrizioni imposte sulle importazioni di oro da parte della banca centrale per ridurre il deficit di partite correnti.
Commodity: lieve calo per l’indice GSCI penalizzato dal forte ribasso del gas naturale Usa (-3%) e la benzina RBOB (-2,2%) penalizzati dal calo del Wti (-0,9%). Stabile il Brent. In evidenza i preziosi con l’oro sopra i 1330$ e l’argento sopra i 20$. Positivi i metalli non ferrosi nonostante i deludenti dati immobiliari Usa, beneficiando delle attese di stimoli globali dopo il G20 del fine settimana. Andamento misto per gli agricoli. Segnaliamo che negli Usa è in corso un dibattito da parte della Fed per riproporre dei limiti alla negoziazione fisica delle materie prime da parte delle banche che effettuano raccolta di depositi tra i clienti.
Azionario: apertura di settimana cauta per i listini azionari europei in una seduta caratterizzata da un “clima estivo” con volumi molto bassi. Dopo una prima parte di giornata in positivo, i principali indici hanno perso forza con l’arrivo degli operatori statunitensi chiudendo la seduta intorno alla parità. Continuano a sovraperformare i listini periferici con il Ftsemib che è nuovamente risultato il migliore indice tra i principali europei. A livello settoriale buon andamento ancora per i settori finanziario ed energetico anche se a guidare i rialzi troviamo il comparto telecomunicazioni su attesa di un aumento dell’attività di fusione e acquisizione all’interno del settore.
In negativo tutti gli altri comparti con quello health care ancora particolarmente penalizzato. In Italia, il Ftsemib ha beneficiato ancora del buon momento positivo dei titoli del settore finanziario tra cui spicca il rialzo di oltre 5% messo a segno da Fondiaria-Sai. Bene anche Saipem (+2,7%) grazie alla pubblicazione di un report positivo di Baclays.In mattinata apertura in tono positivo per i listini europei in scia al rialzo delle borse asiatiche. Negli Usa prosegue lentamente la corsa al rialzo dei principali indici con l’S&P500 che segna un nuovo massimo storico avvicinandosi sempre di più alla soglia psicologica dei 1700 punti.
Il trend positivo della scorsa settimana sembra proseguire anche se nei prossimi giorni non sono da escludere temporanee prese di profitto. Gli operatori continuano a premiare il settore finanziario dopo i buoni conti trimestrali visti nelle scorse giornate mentre scende il comparto energetico e quello dei beni di consumo, quest’ultimo penalizzato dalla trimestrale deludente di McDonald’s.
Sul fronte emergenti seduta in lieve rialzo per l’indice MSCI EM grazie al buon andamento dei listini asiatici e di quelli dell’area latinoamericana tra cui spicca il rialzo di oltre il 2% messo a segno dalla borsa brasiliana su attese di un rallentamento dell’inflazione. In lieve calo invece l’area europea. In mattinata seduta ancora in tono positivo per i listini asiatici guidati dalla borsa cinese (+2%) grazie alle dichiarazioni del premier Li.
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
BANCA POPOLARE DI MILANO – La banca ha stipulato l’atto di fusione per incorporazione della Banca di Legnano nella capogruppo Popolare di Milano. La fusione avrà efficacia dal 14 settembre, con effetti contabili e fiscali dal primo gennaio 2013.
FIAT – Secondo quanto riportato da Milano Finanza, Magneti Marelli sta preparando una nuova joint venture in India.
GTECH – Secondo fonti di stampa locale la società avrebbe vinto un contratto per la fornitura di servizi alla lotteria del Colorado con durata decennale ed è stimato generare ricavi per circa 6 Mln$ all’anno.
RCS – Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le banche del consorzio di garanzia hanno rilevato come previsto 14,7 Mln di azioni ordinarie, per un controvalore di 18,2 Mln€, pari al 4,68% dei nuovi titoli e al 3,4% del capitale ordinario totale. Nel pomeriggio del 31 luglio dovrebbe tenersi il patto di sindacato Rcs, appuntamento che seguirà il Cda per l’esame della semestrale.
STM – Il colosso italo-francese dei chip ha chiuso il secondo trimestre con una perdita netta pari a 152 Mln$ contro il rosso di 75 Mln$ registrato nell’analogo periodo nel 2012. I ricavi sono invece scivolati del 4,8% a 2,05 Mld$, mentre il margine lordo si è attestato al 32,8% rispetto al 32,7% atteso dal mercato. Sui conti trimestrali del gruppo hanno pesato i problemi legati alla joint venture ST-Ericsson. “La transazione relativa a ST-Ericsson sarà conclusa ai primi di agosto” afferma la compagnia guidata da Carlo Bozotti che si attende un miglioramento progressivo del margine lordo per il terzo trimestre dell’anno al 33,5% circa.
TELECOM ITALIA – Il presidente della società Franco Bernabè ha detto che entro fine mese ci saranno le condizioni per confermare la decisione di andare avanti con lo scorporo della rete della società telefonica. La bozza UE su questo tema prevede che le autorità locali tengano conto di obiettivi di trasparenza e prevedibilità della regolamentazione e anche necessità di assicurare stabilità dei prezzi di affitto della rete.
TELEFONICA – Secondo quanto riportato dalla stampa la società spagnola sta discutendo con la tedesca KPN la possibilità di acquisire la sua unità di telefonia mobile E-Plus.
MC DONALD’S – La società ha chiuso il secondo trimestre del 2013 con ricavi in crescita del 2% a 7,08 Mld$ rispetto ai 6,92 Mld$ dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel periodo in esame l’utile netto del colosso americano dei fast food si è attestato a 1,4 Mld$ dai 1,35 Mld$ del corrispondente periodo del 2012. L’utile per azione è salito a 1,38$, ma ha deluso le attese pari a 1,4$.