Milano – Delusione dei mercati europei per l’incontro Merkel-Sarkozy, bocciato dalla stampa estera e, anche dai mercati. Le piazze finanziarie europee falliscono il tentativo di rimbalzo e scelgono il segno meno, in una clima che rimane ancora altamente volatile.
Sotto pressione Madrid (-0,76%), Francoforte (-1,28%) e Londra (-1,02%), mentre Parigi segna un rialzo frazionale, pari allo 0,25%; Milano in preda alla volatilità perde lo 0,21% pochi minuti prima delle 13 ora italiana.
BTP, SALE LO SPREAD Sul fronte del mercato dei titoli di stato, gli spread Italia-Germania tornano a salire a quota 274 dopo i 270 di ieri, con i rendimenti decennali che si attestano al 4,996%, sempre in lieve rialzo rispetto a quelli spagnoli, che viaggiano attorno al 4,984%.
RIUNIONE MERKEL SARKOZY: I DETTAGLI Il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel hanno proposto un ministro economico unico europeo, ma non hanno presentato nulla di nuovo capace di lenire il senso di sfiducia dilagante in Europa. La coppia si è fatta avanti anzi con una tassa sulle transazioni finanziarie che mette sotto pressione in giornata i titoli bancari. Soprattutto, Francia e Germania hanno rifiutato l’ipotesi degli eurobond, caldeggiata da molti esperti e dallo stesso finanzierie George Soros e vista come unica salvezza per evitare il crack europeo.
I COMMENTI DELLA STAMPA ESTERA E DELL’ESPERTOInsomma, una riunione che si è rivelata un flop, e che messo in evidenza secondo i trader di nuovo gli egoismi nazionali prevalenti in Europa. Un’Europa che sarebbe ormai commissariata dall’asse franco-tedesco.
Si fa avanti anche l’associazione delle banche cooperative tedesche, che boccia l’ipotesi della tassa sulle transazioni finanziarie prospettata da Sarkozy e Merkel: “La tassa – sostiene l’associazione – potrebbe spingere gli scambi di borsa dall’Eurozona verso altri centri finanziari”. Inoltre l’applicazione della tassa alla sola area dell’euro non sarebbe in grado di porre un freno alla speculazione.”
FINANZIARI SOTTO PRESSIONE, I TITOLI SUL FTSE MIB, I RATING SU TERNA E SRG – Soffrono in generale soprattutto i finanziari, i tecnologici sulla scia dei risultati del colosso dei pc americano Dell, che ha rivisto al ribasso le stime e gli industriali.
In particolare sul Ftse Mib i timori sulla tassa sulle transazioni finanziarie si abbattono su Unicredit (-1,53%), Ubi Banca (-0,64%) e Intesa SanPaolo (-0,77%), che riducono comunque le perdite. MPS -0,25%, mentre Banco Popolare fa +0,71%. Giù gli industriali, come Fiat (-1,93%).
Tra i rialzi Terna, dopo i tonfi di ieri, fa +1,68% nonostante il giudizio di HSBC sul titolo e su Snam rete Gas. Hsbc, secondo quanto riporta Milano Finanza, ha ribadito su Snam Rete Gas il rating overweight: “il 15% dei profitti della società non rientrano nella tassa al 10,5% e questo diluisce l’impatto”; ma sullo stesso titolo ha abbassato il prezzo obiettivo da 4,60 a 3,80 euro sulla base di più basse stime sugli utili 2011-2013 “a seguito della Robin Tax e dell’aumento del rischio politico”. Riguardo a Terna, Hsbc ha tagliato il rating da overweight a neutral, portando il target da 3,60 a 2,90 euro.
Sul fronte valutario l’ euro ora sale nei confronti del dollaro a $1,4436, mentre scende sullo yen a 110,51. La moneta unica arretra anche nei confronti del franco svizzero, a 1,1383. A tal proposito, attesa per gli annunci in arrivo dalla Svizzera, visto che ora anche il governo elevetico sta pensando a un piano per mettere stop all’apprezzamento della valuta.