Leggero ridimensionamento a Piazza Affari dopo la
diffusione dei dati USA su inflazione e vendite al dettaglio.
E’ confermato il buono stato di salute dell’economia a stelle
e strisce, ma restano i rischi di ripresa
inflazionistica.
L’indice Mibtel, che aveva accelerato il rialzo portandosi
al nuovo massimo storico di 26.931 punti pari a un balzo
dell’1,40% (con il Mib30 in progresso del 2,10%
e in vista della soglia dei 40 mila punti) ha poi rallentato la corsa. Alle 16:00 il Mibtel era i rialzo dell’1,22% a quota 26.877, e il Mib30 saliva dell’1,76% a 39.849.
Si assiste comunque a un risveglio dei bancari. Forti Fideuram e Mediolanum, positivi anche Unicredit e
Comit. Corre Bipop. Continua il recupero di Sanpaolo-Imi. “Sul
titolo influisce in maniera positiva anche l’eventualità che
l’istituto torinese riesca ad acquisire Banca del Salento. In
questo modo Sanpaolo realizzerebbe, insieme a Banco di Napoli,
un bel raggruppamento, molto forte nei servizi finanziari
avanzati e con molte filiali”, dice un analista.
Storna Generali in calo di oltre l’1%, vittima di
realizzi che gli operatori definiscono fisiologici dopo la forte
corsa delle ultime sedute. Sul titolo pesano anche le voci
riportata dalla stampa oggi secondo cui Bruxelles potrebbe
chiedere più tempo per la verifica antitrust sull’operazione di
aggregazione con Ina che scade oggi. Cedente Ina.
Fiat in netto rialzo, bene anche Pirelli. Eni sale di oltre
l’1%, mentre resta al palo Enel. Positivi i telefonici,
in particolare Tim dopo la notizia che il numero degli abbonati
al telefonino è salito a circa 18 milioni.