(Teleborsa) – Partenza buona per Piazza Affari, in scia con le altre piazze finanziarie del Vecchio Continente, grazie al buon andamento dei mercati asiatici nella notte. I mercati sembrano così snobbare i continui segnali di rallentamento dell’economia, confermati da una serie di indicatori pubblicati di recente. L’ultimo è quello sul PMI della Cina, che conferma un’economia in forte rallentamento, con una crescita che si attesta sui minimi degli ultimi diciassette mesi. Per non dimenticare il brutto dato sul PIL americano del secondo trimestre, che è rallentato al 2,4%. Torna così la prospettiva di una doppia caduta in recessione (double dip per dirlo all’americana), confermata dall’ex numero uno della Federal Reserve, Alan Greenspan, in un intervento. E le notizie negative non sono finite qui, dato che il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato gli esiti di nuovi stress test condotti sulle banche americane. Il risultato? L’esigenza di una consistente ricapitalizzazione. Intanto, l’euro rallenta rispetto ai massimi segnati in Asia, attestandosi a 1,306 USD, sui livelli di chiusura di venerdì scorso. Il petrolio, invece, si mostra in leggero rialzo oltre i 79 dollari al barile. Milano premia i settori legati alle materie prime, ma anche le banche, mentre resta al palo il settore auto. L’indice FTSE All Share parte in rialzo dello 0,49% a 21569,73 punti, mentre il FTSE MIB recupera lo 0,49% a 21125,05 punti. Bene anche l’indice FTSE Mid Cap con un progresso dello 0,50% a 23399,3 punti e l’indice FTSE Star dello 0,25% a 10464,67 punti. CIR in vetta al paniere dei titoli guida, dopo aver sofferto nell’ultima riunione, a causa di conti trimestrali in deterioramento. Brillanti le banche che traggono spunto dai positivi conti presentati da BNP Paribas, che includono quelli dell’italiana BNL. Il Banco Popolare mostra un incremento dello 0,7%, a braccetto con la Popolare Milano e Unicredit. Più contenuti MPS ed Intesa Sanpaolo. Fra gli assicurativi parte bene Unipol dopo le anticipazioni fornite dal numero uno della società a Il Sole 24 Ore di domenica, dove si segnala che la compagnia “è sulla buona strada” per un ritorno all’utile. Caldi gli energetici con Tenaris che si colloca fra i migliori del paniere. Bene anche l’Eni e Saipem che traggono vantaggio dal buon andamento del petrolio. In disparte restano invece le utilities, con Terna e Snam che mostrano piccole limature. In leggero rialzo HERA a dispetto del taglio del rating di lungo termine da parte di Moody’s a “A3” da “A2”. Fiat in retromarcia in attesa dei dati sulla immatricolazioni di luglio, che saranno pubblicati stasera dal ministero dei Trasporti. Le aspettative non sono molto positive, date le anticipazioni fornite da Federauto, che segnala una contrazione delle vendite del 26% a luglio. Il mercato mette da parte così l’ottimismo generato dal Marchionne Day, venerdì scorso, dopo il tributo offerto dalle parole del Presidente USA, Barack Obama. Non fa presa il cemento che si era classificato il comparto peggiore nell’ultima riunione di luglio. Italcementi risente anche del taglio del target price operato da Jefferies a 6,3 da 7 euro. Sipario calato sul lusso che non riesce a rimbalzare. In attivo viaggia solo Safilo in attesa del CdA sulla semestrale. Tonica anche AEFFE dopo aver annunciato venerdì un’accelerazione del fatturato nel secondo trimestre.