(Teleborsa) – Piazza Affari ce la fa e porta a casa un piccolo rimbalzo, dopo il crollo delle borse verificatosi ieri. Non sono svanite le preoccupazioni all’orizzonte, ma l’asta odierna della BCE ha dato una spintarella ai mercati mondiali, sollevando il sentiment degli operatori anche a Wall Street. La brusca frenata registrata nel primo pomeriggio, in scia ad alcuni deludenti dati americani, è stata di breve durata e le borse sono tornate a salire grazie anche ad alcune ricoperture. Sul fronte economico, il dato di ADP sull’occupazione nel settore privato in USA è apparso piuttosto deludente, avendo messo in luce una crescita inferiore al previsto a giugno. Il dato non ha alimentato l’ottimismo per il dato ufficiale sul mercato del lavoro, in agenda per venerdì. Anche il PMI di Chicago non ha fornito indicazioni positive, essendo sceso rispetto al mese precedente. L’attesa per la scadenza dei finanziamenti della BCE ad un anno domani, per un importo di 442 miliardi, ha dominato la scena sulle piazze del Vecchio Continente, che intanto si sono avvantaggiate dei positivi risultati dell’asta odierna a tre mesi. Anche il numero uno della BCE, Jeran Claude Trichet, ha confermato che i quantitativi richiesti sono apparsi inferiori alle attese, anche se vengono giudicati “normali” dall’Eurotower. L’euro prosegue il movimento di recupero avviato stamattina, riposizionandosi attorno ai massimi della giornata ad un soffio dagli 1,23 USD. In caduta il prezzo del petrolio, che scende sotto i 76 dollari al barile, dopo che i dati sulle scorte di greggio hanno messo in luce un aumento per le benzine. A Milano è scattato il recupero dei settori più colpiti la vigilia. L’indice FTSE IT All-Share mostra un incremento dello 0,38% a 19869,4 punti, mentre il FTSE MIB sale dello 0,39% a 19311,75 punti. Bene anche l’indice FTSE Mid Cap che recupera lo 0,46% a 22343,89 punti, mentre l’indice FTSE Star lima lo 0,11% a 10426,3 punti. Autogrill trionfa nel paniere principale, confermandosi in vetta alle principali blue-chips. Acquisti selettivi hanno galvanizzato anche CIR, EXOR ed Ansaldo STS. Generosi acquisti sulle banche, specie Intesa Sanpaolo che era stata punita la vigilia per un giudizio di credit Suisse. Bene anche Banco Popolare, Unicredit ed MPS. Bene anche la Popolare di Sondrio, che ha confermato un buon andamento degli affari nel primo semestre, specie con riguardo le commissioni. Stabili raccolta ed impieghi. Tiepidi gli energetici. Fra gli oil ha pesato Tenaris, che si conferma anche la peggiore del paniere, ma è apparsa debole anche Saipem a dispetto della migliore tenuta di Eni. IN rosso Enel. Nel settore delle energie rinnovabili si è messa in luce la Fintel Energia, dopo aver annunciato l’allaccio di un impianto ad energia solare. Fragili le costruzioni con Impregilo che ha fatto peggio del settore europeo. Debole anche il cemento. Corre Amplifon, dopo che gli analisti della banca d’affari Jefferies hanno avviato la copertura sul titolo con la raccomandazione buy e target price a 4,7 euro. In luce Sogefi dopo aver annunciato l’avvio di un impianto in Nord America. Atterra bruscamente Meridiana, dopo che ieri la Guardia di Finanza ha oscurato il sito Internet sul quale era possibile comprare con aste al ribasso i biglietti della compagnia aerea.