A Piazza Affari c’è euforia sui titoli telefonici: Telecom è in rialzo dell’1,13% a 11,68 euro; Tim guadagna l’1,30% a 8,83 euro. Nella galassia di Roberto Colaninno brillano anche Tecnost, +2,94% a 3,05 euro; Seat, +2,79% a 2,84 euro; Olivetti, +2,66% a 2,78 euro.
“E’ un rimbalzo tecnico che segue la debolezza delle scorse sedute”, commenta Marco Opipari analista di telecomunicazioni di Metzer Capital Markets.
In prospettiva Opipari è positivo su Tim, che vede come “operatore vincente nei futuri sviluppi della telefonia”.
Tim ha già 20 milioni di clienti, ricorda l’analista, e questo da una parte renderà più facile finanziare gli investimenti con il cash guadagnato senza ricorrere a ulteriori prestiti o aumenti di capitale; dall’altra parte la società sarà in grado di avviare operazioni di fidelizzazione della clientela. E’ una situazione di vantaggio, rispetto ai concorrenti che invece avranno il compito più difficile di sottrarre clienti.
Telecom, al contrario è vista in negativo: il suo core-business, la telefonia fissa, è destinato a soffrire sempre di più della competizione. Oltretutto, ricorda Opipari, “sui bilanci non abbiamo ancora visto gli effetti pesanti della concorrenza, che attendiamo per il 2001-2002, dopo la definizione della questione dell’ultimo miglio”.