Era inevitabile: Piazza Affari ha aperto pesante, con un primo Mibtel in calo dell’1,42%, subito peggiorato a -1,64%. Per il Mib30 -1,43%; -1,21 per il Midex.
Il crollo del Nasdaq (-7%) e il ribasso del Dow Jones hanno un effetto opprimente sui corsi azionari. Il rischio, affermano gli operatori, è che si scateni un’ondata di panico.
In effetti, in un quadro generale di scarsi volumi, chi si muove lo fa per vendere. Neanche a dirlo, in offerta sono i titoli tecnologici, telefonici, i media, quelli insomma legati a Internet e alla New Economy.
Se la lettera imperversa su tutto il listino, con Olivetti vendutissime e Mediaset in calo del 2,52%; una bella eccezione in positivo è rappresentata dal titolo Eni, che guadagna l’1,53% dopo i dati positivi annunciati alla vigilia.
Il Nuovo Mercato sta passando un brutto momento, con ribassi in media del 5%.
A questo scenario già deprimente si aggiunge l’incertezza in vista della riunione della Banca centrale europea (Bce) che, secondo alcuni, potrebbe aumentare i tassi fin da oggi; si attende inoltre al Senato americano l’intervento del presidente della Federal Reserve (Banca centrale Usa) Alan Greenspan.