Fine anno di bilanci dal sapore amaro a Piazza Affari, anche se c’è chi sostiene che poteva andare peggio.
Il 2001 si chiude all’insegna della crisi economica mondiale, del crollo della new economy che tanto aveva fatto sperare e dell’incertezza provocata dagli attentati dell’11 settembre e della conseguente guerra -che si trascinerà- in Afghanistan.
Ma alla fine di tutti i ragionamenti che si possono fare sui mercati sono i numeri quelli che contano. E allora vediamoli dopo l’ultima seduta dell’anno di Piazza Affari.
Il Mibtel ha perso nel 2001 il 24,6%.
Conquistando 116 sedute positive e 136 negative.
Il picco dell’anno si è avuto il 19 gennaio a quota 31.170, il minimo il 21 settembre a quota 16.926.
Mentre l’indice del Nuovo Mercato, il Numtel ha bruciato, sempre nell’arco del 2001, il 45,6%. Con 108 sedute positive e 141 negative.
Statisticamente il titolo migliore di Piazza Affari è stato quello della casa farmaceutica Recordati che ha chiuso l’anno con un +117,3%.
Al secondo posto dei rialzi si è piazzato il titolo Merloni risparmio con un +78,3%.
Piazza d’onore per Vitaminic con +74,3%.
A seguire hanno registrato sostanziosi rialzi per il clima generale i seguenti titoli: Lottomatica (+19,1%) – che si guadagna anche la medaglia di miglior matricola dell’anno -; Reply (+35,9%), Luxottica (+19,11%), Montedison (+10,9%) e montedison risparmio (+28,02%).
I ribassi più forti li ha registrati invece il titolo Roncadin (-76,9%), seguito da Chl (-76,3%) e Gandalf (-74,15%).
Ma sopra una perdita del 50% si trovano anche altri titoli: Acotel (-71,6%), Cto (-69,4%), Cofide (-69,2%), Class (-69%), Vemer (-69%), Cir (-67,05%).
Mentre I Viaggi del Ventaglio vanta il triste primato di peggiore matricola dell’anno con un -62,33% dal giorno del collocamento.
Tra le azioni del Mib30 invece solo tre titoli sono riusciti a chiudere in positivo il 2001.
Si tratta di Autostrade (+9,1%), Mediobanca (+3,9%) ed Eni (+1,4%).
Mentre Bipop apre la classifica dei ribassi con -73,2%.
Ma certo non hanno fatto meglio Seat (-61,2%), Banca di Roma (-52%), Pirelli (-48,8%).
E nell’anno dell’acquisizione del Gruppo Telecom da parte di Tronchetti Provera e soci, Olivetti ha perso il 38,5%, Tim il 26,4% e Telecom il 18,4%.
Altri titoli depressi dall’andamento generale dei mercati sono stati: Banca Intesa (-45%), Banca Fideuram (-39,3%), Generali (-26,1%), Fiat (-32%), Enel (-22,7%).
E aspettando la ripresa guardiamo come si sono comportati i singoli settori:
Finanziari -63,09%
Media -51,15%
Chimici -37,7%
Bancari -31,1%
Minerario metallurgico +0,77%