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Piigs: e’ ora di guardare oltre il voto della Grecia

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri si è conclusa con tassi di mercato in rialzo sia sul comparto governativo sia swap, mentre sui periferici si è registrato un restringimento degli spread. Il differenziale Italia-Germania si è infatti portato sotto i 200.

In Grecia il parlamento ieri ha approvato il piano di austerità con 155 voti a favore e 138 contrari. Ricordiamo che si tratta di misure che hanno un valore complessivo di oltre 78 Mld€: 28,4 Mld€ in misure fiscali e 50 Mld€ in privatizzazioni.

Oggi il parlamento, al fine di attuare in concreto il piano di austerità, sarà impegnato ad approvare un pacchetto di norme che riguardano le misure di bilancio e le privatizzazioni. È necessario che il parlamento approvi anche queste norme per poter ottenere, durante la riunione straordinaria dei ministri delle finanze della zona Euro del week end, l’approvazione dell’erogazione della quinta tranche di aiuti del prestito da 110 Mld€.

Bini Smaghi, membro della Bce, durante un’intervista a Les Echos, ha dichiarato che la Bce sta lavorando ad un piano che dovrebbe portare alla riduzione della dipendenza di Grecia, Portogallo ed Irlanda dai finanziamenti della Bce. Le misure però dovranno essere graduali al fine di evitare una contrazione del credito. Bini Smaghi ha inoltre aggiunto che la proposta francese sul debito greco è interessante e che il credit event deve essere evitato.

In mattinata Trichet ha ribadito che le pressioni inflazionistiche restano al rialzo e che l’istituto resta molto vigile. Le parole del capo della Bce confermerebbero l’attesa di un rialzo dei tassi di riferimento nella riunione di luglio.

In mattinata sono stati pubblicati i dati preliminari dell’inflazione di giugno della Spagna che hanno visto un rallentamento rispetto a maggio. È infine atteso sempre per oggi il dato preliminare dei prezzi al consumo per l’intera area che, considerato il rallentamento dei prezzi tedeschi e spagnoli, potrebbe registrare un dato congiunturale invariato.

Negli Usa i tassi di mercato sono saliti su tutte le scadenze in un contesto ancora positivo per i listini azionari. A penalizzare i Treasury è stata la debole domanda da parte degli investitori nell’asta di titoli a 7 anni per 29 Mld$. Il bid-to-cover si è infatti attestato al 2,62, livello minimo dal marzo 2010. Da segnalare, inoltre, la scarsa partecipazione da parte delle banche centrali estere, con la domanda da parte della categoria “indirect bidders” che si è posizionata sui livelli minimi da marzo del 2009.

Venendo al mercato azionario, l’indice S&P500 ha messo a segno la terza seduta consecutiva positiva, tornando sopra quota 1300 per la prima volta da inizio giugno. A guidare i rialzi sono stati i settori finanziario, materie prime e petrolifero.

L’agenzia di rating S&P ha minacciato di tagliare il rating Usa a D, il minore della sua scala, nel caso il tesoro non rimborsi il debito il prossimo 4 agosto. Tale eventualità potrebbe presentarsi qualora il congresso non approvi un aumento del tetto sul debito entro il 2 agosto. L’agenzia ha però aggiunto di aspettarsi un aumento del limite e per questo mantiene il rating massimo (AAA) sui titoli Usa. Sul fronte macro oggi sono attesi i consueti dati settimanali sulle richieste di sussidi alla disoccupazione ed il Chicago PMI.

Valute: euro in marcato apprezzamento ieri con il cross che si è riportato in mattinata in prossimità dell’importante resistenza posta in area 1,45/1,4520. Nella giornata di ieri il cross, dopo una breve fase di calo successiva all’esito del voto del parlamento greco, ha ripreso forza durante la seduta americana e successivamente quella asiatica. Supporto in area 1,43/1,4350.

Nonostante il rialzo delle borse asiatiche si è assistito ad un apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro, con il cross tornato poco al di sopra di soglia 80. Un motivo potrebbe essere legato agli acquisti di yen da parte degli esportatori giapponesi allo scopo di rimpatriare gli utili dall’estero nell’ultimo giorno del mese /trimestre. Verso euro lo yen si colloca al di sotto della resistenza collocata presso 117,20-40.

Materie Prime: altra giornata positiva per le commodity con tutti i settori in rialzo. Il migliore è stato quello energetico con sia il greggio Wti (+2%) sia al Brent (+3,3%) in forte rialzo dopo il calo settimanale delle scorte Usa superiore alle attese.

In rialzo anche i metalli industriali guidati dal rame (+2,8%). Brillanti anche i preziosi, in particolare l’argento (+3,3%). Rialzi più contenuti tra gli agricoli.

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