LONDRA (WSI) – Rallenta il passo anche il Regno Unito, che in Europa era uno dei paesi che era riuscito ad andare più di corsa dopo la crisi del debito.
L’economia britannica ha registrato un’espansione inferiore alle attese nell’ultimo trimestre, di appena il +0,5%.
La contrazione dell’attività manifatturiera e delle costruzioni hanno pesato sul computo totale.
In seguito alla pubblicazione delle cifre macro, la sterlina ha iniziato a perdere terreno.
Sebbene la componente dei servizi sia stata una delle poche note positive del report, il risultato convincerà probabilmente la Banca d’Inghilterra a mantenere invariata più a lungo la politica dei tassi di interesse.
Se anche la Federal Reserve toni da colomba domani, osserva Alex Edwards, strategist valutario presso UKForex, “crescerebbero le possibilità di non assistere a un rialzo dei tassi di interesse britannici fino alla fine dell’anno prossimo”.
Gli analisti sono preoccupati per lo sbilanciamnto dell’attività nel paese e citano una perdita di slancio dell’economia. Secondo Ben Brettell, senior economist di Hargreaves Lansdown, gli ultimi numeri sono la prova che il Regno Unito fa sempre più affidamento sui servizi.
L’industria manifatturiera è stata penalizzata da una sterlina forte e dai timori di un rallentamento della potenza economica cinese. Essi hanno infatti indebolito mercati importanti nel settore dell’export.
(DaC)