Pil Eurozona: torna il sereno nel secondo trimestre, Italia e Spagna locomotive
Si conferma in ripresa il secondo trimestre del 2021 per l’economia europea. Tra aprile e giugno, il Pil destagionalizzato nell’area dell’euro ha segnato un aumento del 2%, e dell’1,9% nell’Ue, rispetto al trimestre precedente, secondo la stima flash pubblicata da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea.
Si tratta di dati positivi, che mostrano un rafforzamento dopo un primo trimestre negativo, periodo in cui il Pil era diminuito dello 0,3% nell’area dell’euro e dello 0,1% nell’Ue.
Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil destagionalizzato è aumentato del 13,6% nell’area dell’euro e del 13,2% nell’Ue dopo il -1,3% in entrambe le zone nel trimestre precedente.
Italia e Spagna trainano la crescita del Pil
Tra i principali Paesi dell’Eurozona la crescita maggiore del Pil nel trimestre la registrano la Spagna (+2,8%) e l’Italia (+2,7%).
Proprio a questo proposito, ieri un sondaggio fatto da Bloomberg fra economisti ha evidenziato prospettive particolarmente brillanti per i due paesi, che dovrebbero chiudere il 2021 con il ritmo più rapido di espansione economica da più di quattro decenni, sui livelli di fine anni ’70.
In particolare, il prodotto interno lordo della Spagna dovrebbe crescere del 6,2% nel 2021, mentre l’Italia registrerà un tasso del 5,6%. Si tratta di un aumento rispettivamente di 0,3 e 0,6 punti percentuali rispetto al precedente sondaggio pubblicato a luglio.
Le due economie – scrive Bloomberg – si stanno riprendendo dopo aver sofferto di più di altre in Europa l’anno scorso, quando le dure misure di lockdown hanno piegato le imprese e il settore del turismo. Il rimbalzo stimato nel 2021 è alimentato ora in parte dall’allentamento delle chiusure e dai piani di Recovery.
Le previsioni rosee per i due Paesi del Mediterraneo sono ben diverse dalle prospettive meno esaltanti per la Germania. Gli economisti intervistati da Bloomberg hanno ridotto le loro previsioni di agosto per il Pil annuale tedesco di 0,2 punti percentuali al 3,2%. L’intera area dell’euro dovrebbe invece crescere del 4,7% nel 2021 e del 4,4% il prossimo anno.
Cresce anche l’occupazione in Europa
Segnali positivi arrivano anche dal mercato del lavoro. Secondo la stima di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, il numero di occupati è aumentato dello 0,5% nell’area dell’euro e dello 0,6% nell’Ue nel secondo trimestre del 2021, rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre del 2021 l’occupazione era diminuita dello 0,2% sia nell’area dell’euro che nell’Ue, ricorda Eurostat.
Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, l’occupazione è aumentata dell’1,8% sia nell’area dell’euro che nell’Ue, dopo -1,8% e -1,6% rispettivamente nel primo trimestre del 2021.
Rischi all’orizzonte
Ci sono tuttavia dei rischi. Nicola Nobile di Oxford Economics, che ha alzato la sua previsione di crescita italiana al 6,1%, ha sottolineato che le prospettive rimangono “altamente dipendenti dall’evoluzione della pandemia.
Un’altra preoccupazione è se la Spagna e l’Italia saranno in grado di incanalare efficacemente i fondi del Recovery verso progetti capaci di risollevare le prospettive di crescita a medio termine, dati i loro scarsi risultati finora mostrati nello spendere i fondi europei.