ROMA (WSI) – A giuicare dai dati pubblicati nelle economie dell’area euro verrebbe da pensare che le misure di austerity della troika funzionano.
Mentre la Grecia è tornata a registrare un’espansione nel secondo trimestre (+0,8%), le economie di Germania, Olanda e Italia hanno deluso, mentre l’attività francese continua ad essere stagnante.
La terza economia dell’area euro si è resa protagonista di una performance sottotono, inferiore alle previsioni. L’Istat ha stimato una crescita del Pil del +0,2% nel secondo trimestre per il nostro paese, sotto il +0,3% atteso.
Nel frattempo anche il Portogallo ha fatto meglio dell’Italia e della Francia, forte di un incremento del Pil dello 0,4% su base trimestrale e dell’1,5% in termini annuali.
Non c’è molto di cui rallegrarsi insomma nell’area euro. La ripresa ha subìto un rallentamento e a preoccupare è in particolare il ritorno alla stagnazione della Francia. I Pil di Austria e Olanda sono migliorati dello 0,1% mentre la Finlandia è stato l’unico paese del blocco a 19 a subire una contrazione (-0,4%).
L’economia britannica, in confronto, è cresciuta dello 0,7% nel secondo trimestre dell’anno, mentre gli Stati Uniti hanno visto un’espansione dello 0,6% delle attività.
In giornata sono stati pubblicati anche i dati sull’inflazione L’inflazione nell’Eurozona resta debole, nel mese di luglio, segno che il programma di acquisto di obbligazioni della Banca centrale europea non ha ancora avuto l’effetto desiderato.
Secondo l’Ufficio statistico europeo (Eurostat), l’inflazione. I prezzi al consumo sono stati confermati in rialzo dello 0,2% su base tendenziale, come previsto nella stima preliminare, e come registrato nel mese di giugno.
A livello congiunturale, i prezzi hanno segnato invece una discesa dello 0,6%.
(DaC)