ROMA (WSI) – Gli ultimi dati sul Pil verranno probabilmente salutati come un grande successo dal governo italiano, in realtà si tratta di un miglioramento lieve che offre un barlume di speranza per un 2016 che si preannuncia molto incerto. Inoltre i dati, ancora preliminari, vanno letti in prospettiva. Le condizioni sono migliorate con maggiore decisione in altri paesi dell’area euro, vedi la Germania.
Nel primo trimestre del 2016 la crescita del Pil italiano ha registrato una modesta accelerazione, grazie al contributo della domanda interna nazionale. Sono i dati provvisori dell’Istat, che evidenziano un’espansione dell’attività dello 0,3% sul trimestre e dell’1% rispetto all’anno prima.
Tanto è cresciuto in termini congiunturali il Pil della terza economia dell’area euro, risultando in sintonia con quelle che erano le previsioni in media degli analisti interpellati da Reuters. Su base tendenziale invece l’incremento è stato più forte delle previsioni che erano ferme al +0,9%. Nel trimestre precedente il risultato è stato positivo dello 0,2%, una variazione rivista in meglio dal +0,1% riportato in precedenza.
Su base annua il Pil ha registrato un aumento dell’1%, (attese +0,9%) rispetto al +1,1% del trimestre precedente (rivisto da +1%). Per fare un confronto il Pil tedesco è salito nello stesso periodo dello 0,7% congiunturale (a fronte di un consensus per una variazione del +0,6%) e del +1,3% su base annuale.
L’Istat ha poi parlato di una evoluzione “incerta” del clima di fiducia, individuando la presenza di “rischi di un rallentamento dell’attività economica nel breve periodo”, nonostante i segnali positivi “associati al miglioramento della produzione industriale, al consolidamento dell’occupazione permanente, alla riduzione della disoccupazione e alla crescita del potere di acquisto delle famiglie”.