Economia

Pil Italia, Ue verso un clamoroso taglio delle stime

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La Commissione europea è pronta a rivedere ampiamente al ribasso le previsioni di crescita per l’Italia. Secondo quanto appreso dall’agenzia Ansa, la stima dell’esecutivo Ue per il 2019 sarà ridotta allo 0,2% per la Penisola. Non solo si tratta di un ampio divario rispetto a quanto concordato con il governo italiano, verso un tasso all’1%, ma anche di un drastico peggioramento rispetto alle stime delle altre organizzazioni indipendenti. Appena il mese scorso il Fondo monetario internazionale aveva tagliato le previsioni allo 0,6%; in precedenza Bankitalia si era espressa con la medesima stima, avvisando di ampi rischi al ribasso. Ossia, che potrebbe andare anche molto peggio di così. La riduzione nelle previsioni della Commissione europea di novembre è ancor più netta: essendo passata dall’1,2% a, per l’appunto, lo 0,2%.

Il rallentamento economico dell’Eurozona è stato riscontrato anche in altri Paesi, a partire dalla Germania. Lo ha confermato anche la Bce nel corso dell’ultima conferenza del presidente Mario Draghi, che resta fiducioso sul fatto che l’Ue19 non entrerà in recessione.

Secondo le fonti europee raggiunte dall’Ansa le nuove previsioni incorporano gli effetti attesi dell’ultima Legge di Bilancio. Il che non potrà che far discutere sul presunto potenziale espansivo di di misure come Quota 100 (per la riduzione dei disoccupati) e Reddito di cittadinanza (per il rilancio dei consumi).

La notizia non sembra aver avuto alcun impatto sul mercato azionario italiano, che resta in territorio positivo dello 0,59% a 19.950,69 punti.