Pil Italia: seconda ondata smorza speranze ripresa, riviste al ribasso stime fine anno
La seconda ondata di contagi da Covid 19 smorza definitivamente le speranze di una ripresa economica di fine anno. Mentre si attende per questa sera il responso di Moody’s sul debito sovrano, gli economisti di Mazziero Research hanno rivisto al ribasso la stima del PIL del quarto trimestre a -1,7% dal -0,6% precedente, con un conseguente impatto negativo sul PIL annuale che viene portato al -8,7% dal precedente -8,4%.
“Siamo di fronte a stime caute che prendono in considerazione un rallentamento di modesta entità e potrebbero ulteriormente peggiorare in caso di maggiori impatti sulle attività e/o prolungamento del parziale lockdown” dicono dall’ufficio studi.
Sale nel frattempo il debito nel mese di settembre, che viene stimato a 2.585 miliardi di euro.
“La dinamica successiva appare smorzata sia verso l’alto sia nell’ampiezza del ricorrente calo del debito di fine anno che verrebbe stimato tra 2.571 e 2.591 miliardi, poco distante dai livelli attuali” spiegano, aggiungendo che le attuali stime non tengono ancora conto degli stanziamenti per la compensazione delle perdite di fatturato legate a questa seconda fase di lockdown.
Considerando le stime relative al debito e alla variazione del PIL a fine anno, Mazziero Research ha rivisto le stime del rapporto debito/PIL portandolo da 161,4% a 162,5%. Il rapporto deficit/PIL viene rivisto al 11,3% dal precedente 10,8%.
Per quanto riguarda il giudizio di questa sera da parte di Moody’s, le attese sono per un nulla di fatto.
“Non dovrebbe presentare sorprese la valutazione di Moody’s questa sera che giudicando l’Italia Baa3, appena al di sopra del livello speculativo, difficilmente andrà a declassare ulteriormente il nostro Paese. Non si può escludere al tempo stesso una minima possibilità di revisione al rialzo del rating o di modifica dell’outlook da stabile a positivo, grazie alle misure di sostegno UE e agli acquisti BCE”.