(9Colonne) – Lussemburgo, 21 mar – Si riduce la durata dei procedimenti mentre aumenta sensibilmente il numero delle cause proposte dinanzi alla Corte di Giustizia e al Tribunale di primo grado europei. La riduzione della durata dei procedimenti, già osservata nel biennio 2003-2005, si è consolidata infatti nel 2006: per ciò che concerne i rinvii pregiudiziali, la durata media dei procedimenti ammonta ormai a 19,8 mesi, dato che si discosta notevolmente da quello del 2003 (25,5 mesi). Un’analisi comparativa ha rivelato che, dal 1995, la durata media della trattazione delle cause pregiudiziali ha raggiunto il suo livello minimo proprio nel 2006. Quanto ai ricorsi diretti e alle impugnazioni, la durata media di trattamento è stata rispettivamente di 20 e di 17,8 mesi. Da sottolineare anche un’altra evoluzione positiva, ossia la riduzione del numero delle cause pendenti, e, ciononostante, il notevole aumento delle cause promosse: lo scorso anno, alla Corte ne sono state sottoposte 537, il che rappresenta un aumento del 13,3% rispetto alle 474 proposte l’anno precedente. Il numero delle cause pendenti a fine dicembre scorso ammonta a 731, contro le 974 del 2003. Per quanto riguarda il Tribunale di primo grado, nel 2006, per il secondo anno consecutivo, l’organo europeo ha statuito su un numero di cause più elevato di quante ne siano state introdotte: il numero di queste ultime è in diminuzione, ma il calo è soltanto apparente e si spiega con la mancata introduzione di cause di pubblico impiego dinanzi all’organo giudiziario nel 2006, posto che esse sono ormai di competenza del Tribunale della funzione pubblica.