La corsa alla Luna può rappresentare una nuova tappa importante per il futuro delle fonti energetiche. Tutto questo grazie all’Elio-3, un isotopo (lunare) non radioattivo che parrebbe essere il combustibile ideale per produrre energia nucleare in maniera sicura e pulita. A evidenziarlo è un approfondimento di Florian Vidal, ricercatore del French Institute of International Relations.
E così, dopo anni di corsa e rincorsa alle missioni nello spazio, ecco che il viaggio sulla Luna è tornato di grande attualità. A tal punto da riaccendere anche la solita rivalità tra Stati Uniti e Cina. Questo perché l’Elio-3 costituisce un potenziale candidato futuro come fonte di energia civile, per reattori a fusione nucleare di seconda generazione. E in un presente che ci sta mostrando a caro prezzo come la carenza di energia sia un problema a cui dover porre rimedio con una certa urgenza, è chiaro che questa notizia cattura l’attenzione di tutti i Paesi più importanti.
Sulla Luna le rocce regolitiche costituiscono una ricca fonte di Elio-3. E’ per questo che l’esplorazione lunare e soprattutto la possibilità di installare una base lunare permanente è diventata sempre più popolare negli ultimi tempi. Sono tanti i Paesi che ci stanno lavorando: oltre ai soliti Usa e Cina, anche Russia, Emirati Arabi Uniti e così via. Artemis, la missione della Nasa a cui collabora tra gli altri Paesi anche l’Italia, è senz’altro quella in stato più avanzato. Le ultime notizie parlano di una possibile partenza fissata a ottobre per il razzo Space Launch System.
Poi a seguire ci sono Cina e Russia, che stanno lavorando a un progetto che punta all’installazione di una base lunare permanente, anche se su questo fronte si parla di tempi decisamente più lunghi, puntando addirittura al 2030 (risorse finanziare e tecnologia permettendo).
Insomma, la rincorsa all’isotopo lunare Elio-3 è appena cominciata. L’energia nucleare di ultima generazione può essere una risorsa importante per diversificare gli approvvigionamenti dei Paesi. Affinché l’inflazione elevata e i razionamenti energetici ipotizzati, diventino solo un amaro ricordo di questo turbolento 2022. Questo è solo il primo approfondimento sul tema, che continueremo a monitorare da vicino e approfondiremo ulteriormente nelle prossime settimane.