Ormai è passato oltre un anno dallo scoppio della guerra ucraina. Ma ancora non si vedono vie d’uscita. Salvo che russi e ucraini decidano di ascoltare l’ultimo appello di Papa Francesco, che il 26 agosto scorso ha chiesto “un sussulto di responsabilità” e auspicato che “si dia spazio alle voci di pace, a chi si impegna per porre fine a questo come a tanti altri conflitti, a chi non si arrende alla logica ‘cainista’ della guerra ma continua a credere, nonostante tutto, alla logica della pace, alla logica del dialogo, alla logica della diplomazia”. Se il suo appello fosse ascoltato, la guerra ucraina potrebbe finire domattina. E in tal caso, cosa potrebbe succedere?
I 4 possibili esiti del conflitto in Ucraina
Secondo gli analisti, né la Russia, né l’Ucraina potranno raggiungere una piena vittoria sul terreno, considerato che il conflitto è molto simile a quello di trincea della prima guerra mondiale, con molte perdite inflitte a fronte di pochi territori guadagnati. Vi sono 4 esiti possibili della guerra ucraina:
- Restaurazione dell’Ucraina pre-2014: l’Ucraina riottiene tutti i territori annessi dalla Russia nel 2014, a seguito dell’invasione della Crimea; tuttavia, sarebbe uno scenario poco plausibile, in quanto inaccettabile per la Russia;
- Donbass e Crimea russe: se la Russia riuscisse a imporsi sul terreno al punto da indurre gli Stati Uniti a “fermare” la controffensiva ucraina, otterrebbe un negoziato favorevole, conservando il controllo su Donbass e Crimea;
- Stop degli Usa alla guerra: gli Stati Uniti e la Turchia potrebbero cessare di fornire sostegno militare ed economico all’Ucraina e indurla a trattare con la Russia, che la Cina potrebbe a sua volta smettere di sostenere; a questo punto, Usa, Turchia e Cina potrebbero farsi avanti come garanti della pace tra Russia e Ucraina;
- Colpo di Stato in Russia: i russi potrebbe rovesciare Putin e il suo successore potrebbe decidere di trattare e terminare la guerra in Ucraina.
Le conseguenze della fine della guerra ucraina
Secondo gli analisti di Barclays, la fine della guerra ucraina porterebbe a un calo della pressione sui mercati europei del gas, oltre che su quelle aziende che hanno un’esposizione più ampia alla Russia. La storia ci insegna che solitamente i mercati reagiscono con grande forza alla fine di eventi dal grave impatto socio-economico. Il rimbalzo del dopoguerra è dovuto alla tempestività degli investitori nel modificare gli asset economici dalla fase bellica all’investimento post-bellico. In genere, i mercati azionari hanno impiegato circa 15 sedute per riprendersi da una guerra.