Per resistere alla crisi economica e all’impennata dell’inflazione, gli italiani accumulano denaro sul proprio conto corrente. Lo rivela l’ultima indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it che ha analizzato come si sono evolute le abitudini dei correntisti nel nostro Paese rispetto a questo stesso periodo del 2021.
Cresce il denaro sul conto corrente contro l’inflazione
Con buona probabilità, al momento risparmiare sembra agli italiani l’opzione migliore per affrontare il periodo di rincari generalizzati. L’indagine rivela, infatti, che l’accumulo di denaro sui conti correnti sta aumentando.
Rispetto al 2021, sono in calo i conti correnti con un saldo inferiore a 3.000 euro (-2,4 punti su base annua). Oggi rappresentano soltanto il 22% del totale. Si tratta di un’esigua minoranza, se si considera che una buona fetta di correntisti (42,80%) può contare su un saldo superiore ai 10.000 euro. Nello stesso periodo dello scorso anno questi ultimi erano il 41,1%, dunque si registra una crescita dell’1,7%.
Il saldo è dunque in aumento: in media gli italiani hanno sul proprio conto corrente una cifra superiore a 20.000 euro, che si aggira sui 20.328 euro, con un incremento del 2,6% rispetto al secondo semestre del 2021. Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2011, il saldo medio dei conti del secondo semestre dell’anno supera quota 20.000 euro.
Il risparmiatore-tipo cerca un nuovo conto online
Chi è il risparmiatore tipo che punta ad aprire un nuovo conto corrente? Si tratta di una persona di età compresa tra i 26 e i 40 anni che risiede al Nord Italia (71%) e preferisce un conto solo online caratterizzato da un’operatività media. Questo è l’identikit che emerge dall’indagine che rileva anche un aumento della richiesta di conti correnti di cui si possa fare un utilizzo solo telematico (+68,2%), con un balzo in avanti dello 0,7% al secondo semestre del 2021.
Anche la popolazione over 55 si rivolge a questo strumento che viene scelto nel 63% dei casi (+4,2%). Trend simile per i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni che scelgono questo tipo di conto nel 72% dei casi (+2,7% rispetto allo scorso anno). Di pari passo i clienti sono sempre meno interessati al conto corrente classico che si gestisce solo in filiale (interessa solo al 3,6% dal totale, con un calo dello 0,4% rispetto allo scorso anno).