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Lavoro, morti e incidenti: i numeri del disastro italiano

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L’incidente di Brandizzo (Torino), in cui 5 operai al lavoro sulla ferrovia sono stati travolti e uccisi da un treno regionale, ha riportato in auge l’annoso dibattito sul tema della sicurezza sul lavoro in Italia. Dalle prime indagini degli inquirenti, sono infatti emerse gravi violazioni alla procedura di sicurezza al momento dell’incidente. La discussione sulla sicurezza sul lavoro in Italia si rinnova periodicamente, ogni qualvolta una persona perde la vita in Italia sul suo posto di lavoro. Vediamo tutti i numeri su un problema mai risolto nel nostro paese.

I dati su morti e incidenti sul lavoro in Italia del 2022

Secondo i dati dell’Inail (Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro), le denunce di infortunio (mortale e non) nel 2022 sono salite del 25,67% rispetto all’anno precedente, con incrementi sia per le donne (+42,86%), sia per gli uomini (+15,95%). In calo gli infortuni mortali del 10,73%, in particolare per la componente maschile (-11,42%).

 
Fonte: Inail

 

A livello regionale, il numero delle denunce è salito in tutte le regioni rispetto al 2021. Incrementi maggiori si sono rilevati in Lombardia, con 27.869 denunce in più, nel Lazio
(+16.737), in Veneto (+14.458), in Campania (+13.495), in Piemonte (+12.830).

I dati del 2023

Per quanto riguarda il primo semestre 2023, l’Inail certifica che i morti sul lavoro sono stati 450: 13 in meno rispetto alle 463 registrate nel periodo gennaio-giugno 2022; 88 in meno rispetto al 2021; 120 in meno rispetto al 2020 e 32 in meno rispetto al 2019. Sono scesi tuttavia solo i casi mortali in itinere (da 121 a 104), mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono saliti leggermente da 342 a 346. Il calo ha riguardato il settore dell’agricoltura (da 57 a 47 casi) e il conto Stato (da 18 a 15), mentre nell’industria e servizi i decessi sono stati 388 in entrambi i periodi.

A livello territoriale, i maggiori aumenti si sono registrati in Lombardia (+11 casi mortali), Friuli Venezia Giulia (+9), Liguria e Campania (+8 ciascuna), Abruzzo (+7), Umbria (+6) e  Lazio (+2), mentre i cali più evidenti si sono registrati in Toscana (-12), Piemonte (-7), Calabria e Puglia (-6 ciascuna).

In discesa le morti di lavoratrici (da 55 a 34) e in salita quelle dei lavoratori (da 408 a 416). Per quanto concerne la nazionalità, sono In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 378 a 371) e dei comunitari (da 25 a 15), in aumento quelle degli extracomunitari (da 60 a 64). A livello di classi di età, si registrano incrementi di incidenti mortali tra gli under 25 (da 22 a 31 casi), tra i 50-54enni (da 67 a 70) e tra gli over 59 (da 99 a 110); riduzioni invece nella fascia 25-49 anni (da 186 a 151) e 55-59 anni (da 89 a 88).