La politica meno espansiva del previsto della Fed non toglie appeal al mercato azionario statunitense, che ha finora mostrato una notevole resilienza. Ne sono convinti i Chief Investment Officer di Franklin Templeton Institute, che vedono l’indice S&P 500 sostanzialmente stabile quest’anno, anche se non sono escluse possibile volatilità intermittenti.
Dove andrà Wall Street?
In base all’ultimo sondaggio, il 41% degli intervistati si aspetta che a Wall Street l’indice S&P 500 concluda l’anno compreso in un intervallo tra 5.200 e 5.400 (contro i 5.120 attuali e rispetto a un livello prevalente al momento del sondaggio di 5.200 punti). Nonostante le aspettative modeste sui rendimenti futuri, il 71% degli intervistati ha indicato che il mercato azionario statunitense offrirà i rendimenti migliori per classe di asset nella seconda parte del 2024.
Questa valutazione è coerente con le aspettative dei direttori degli investimenti di rendimenti modesti anche da parte dell’obbligazionario. Lo stesso risultato è stato ottenuto da una domanda relativa alle classi di asset migliori e peggiori del 2024, con le azioni che hanno conquistato il primo posto, mentre i bitcoin sono stati giudicati i peggiori.
Cosa farà la Fed?
Per quanto riguarda invece le attese sulle prossime mosse della Federal Reserve, confermando il cambio di previsioni del mercato, che ora propende per tagli dei tassi ridotti e più tardivi da parte della Fed, i CIO di Franklin Templeton Institute ritengono che l’allentamento deciso dalla banca centrale Usa sarà modesto nel 2024.
La maggior parte degli intervistati (il 53% delle 16 persone intervistate) prevede che i tassi dei Fed Funds si attesteranno tra il 4,50% e il 5% alla fine di quest’anno, coerentemente con una previsione di due, o al massimo tre, tagli di tassi di un quarto di punto ciascuno.
Si tratta di un deciso ridimensionamento delle stime di consensus di inizio anno, che prevedevano un taglio di circa 150 punti base (bps) da parte della Fed. Le previsioni più caute dei CIO sull’allentamento della Fed riflettono sia una crescita migliore del previsto negli Stati Uniti che un’inflazione più persistente del previsto negli Stati Uniti, come evidenziato nel primo trimestre del 2024.
In particolare, l’88% dei professionisti leader degli investimenti prevede comunque alcuni tagli della Fed quest’anno e nessuno ritiene che la Fed stroncherà il consensus decidendo un ulteriore rialzo. In quest’ambito tuttavia emerge un rischio potenziale per i mercati quest’anno, qualora la crescita e i dati sull’inflazione negli Stati Uniti dovessero continuare a sorprendere al rialzo.
Inflazione in aumento?
Considerando le previsioni sulla Fed, la stragrande maggioranza degli intervistati non si aspetta che la misura dell’inflazione preferita dalla Fed, l’Indice dei prezzi per la spesa per i consumi personali, scenda e raggiunga l’obiettivo del 2% entro fine anno. Al contrario, tre quarti dei CIO pensa che l’inflazione negli Stati Uniti rimarrà ferma su un livello più elevato, compreso tra il 2,50% e il 3%, negli ultimi nove mesi di quest’anno.
Titoli di Stato Usa
Considerando le aspettative di tagli modesti dei tassi da parte della Fed, e alla luce del persistere dell’inflazione statunitense, non sorprende le attese per i rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni si attestino all’interno di una forbice ristretta per il resto del 2024, con la maggior parte degli intervistati che prevede rendimenti oscillanti tra il 4% e il 4,50%.
Quasi il 90% degli intervistati si aspetta che il rendimento a 10 anni rimanga sotto il 4,50%.
Quali sono i rischi?
Passando poi ad analizzare i possibili rischi che incombono sull’economia Usa, ovvero recessione, utili societari, elezioni negli Stati Uniti, geopolitica, politica della Fed, politica fiscale e “altro”, anche se nessuna delle singole categorie ha ottenuto più del 50% delle risposte, le tre preoccupazioni principali sono risultate (in ordine di importanza):
- utili societari deludenti;
- geopolitica;
- politica della Fed.
In merito agi utili societari 2024, rispetto al consensus di una crescita del 10,4% degli utili societari statunitensi quest’anno, il 41% dei CIO di Franklin Templeton Institute ritengono invece che la crescita sarà compresa tra lo 0% e il 5%. Tre quarti degli intervistati pensa che gli utili saranno inferiori al consensus sell-side.