Buona parte delle famiglie italiane (circa il 40%) sono riuscite a risparmiare nel 2020, anche se ad esserselo potuto permettere sono in larga parte quei nuclei che hanno poche o nessuna difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
E’ quanto ha rilevato la Banca d’Italia nella sua quarta Indagine straordinaria sulle famiglie italiane, che ha coinvolto oltre 2.800 nuclei familiari.
Risparmiare, chi sono gli italiani che ci sono riusciti
Ma chi è riuscito a risparmiare in un momento così difficile visto che la liquidità sui conti corrente ha superato i 1.700 miliardi di euro? Secondo Bankitalia nel 2020 è riuscito a risparmiare il 43,4% dei lavoratori dipendenti, seguiti dai pensionati (40,4%). Come prevedibile, dunque, la crisi Covid-19 ha permesso di incrementare il risparmio soprattutto ai percettori di redditi fissi più al riparo dagli alti e bassi della congiuntura.
Se si guarda ai titoli di studio hanno messo da parte qualche risparmio soprattutto i laureati (53,6%) e i diplomati (44%).
A livello geografico il risparmio si è concentrato al Nord per il 42,5% dei residenti. Al centro e al sud invece si sono registrate più difficoltà nel mettere da parte qualcosa.
Si continua a moderare le spese
“Solo un terzo del risparmio accumulato nel 2020 verrà consumato nel 2021”, si legge fra le evidenze raccolte dagli studiosi, “poco più della metà è detenuto sotto forma di depositi o altre forme di investimento; il rimanente verrebbe impiegato per ripagare il debito”.
“Oltre l’80% dichiara di aver ridotto le spese per servizi di alberghi, bar e ristoranti e di aver effettuato meno frequentemente acquisti in negozi di abbigliamento rispetto al periodo precedente la pandemia, mentre una quota pari a due terzi riporta una spesa più bassa per i servizi di cura della persona”.