Entra nel vivo la stagione dei saldi estivi. Quest’anno a fare da apripista sarà la Sicilia: sull’isola le vendite di fine stagione scatteranno venerdì 1° luglio 2022, mentre il sabato 2 luglio la stagione degli acquisti a prezzi scontati partirà in tutte le altre Regioni.
Secondo il Codacons, complice una situazione economica caratterizzata dai forti rincari dell’energia, inflazione alle stelle, le vendite durante il periodo di sconti rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid, con una spesa media a famiglia che si attesterà attorno ai 165 euro. Leggermente migliori le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio: quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 88 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro.
Il calendario dei saldi estivi regione per regione
Date e durata dei saldi estivi cambiano a seconda delle regioni:
- Abruzzo: 2 luglio per 60 giorni
- Basilicata: 2 luglio – 2 settembre
- Calabria: 2 luglio – 30 agosto
- Campania: 2 luglio – 30 agosto
- Emilia Romagna: 2 luglio – 31 agosto (per 60 giorni)
- Friuli Venezia Giulia: 2 luglio – 30 settembre (per 60 giorni anche non consecutivi)
- Lazio: 2 luglio (per 6 settimane)
- Liguria: 2 luglio – 16 agosto (per 45 giorni)
- Lombardia: 2 luglio – 30 agosto
- Marche: 2 luglio (per 60 giorni)
- Molise: 2 luglio – 31 agosto (per 60 giorni)
- Piemonte: 2 luglio (per 8 settimane)
- Puglia: 2 luglio – 15 settembre
- Sardegna: 2 luglio – 30 agosto
- Sicilia: 1 luglio – 15 settembre
- Toscana: 2 luglio (per 60 giorni)
- Umbria: 2 luglio (per 60 giorni)
- Valle d’Aosta: 2 luglio – 30 settembre
- Veneto: 2 luglio – 31 agosto
- Trento e Provincia: per 60 giorni
- Calabria: dal 2 luglio al 30 agosto
- Campania: dal 2 luglio al 30 agosto
- Emilia-Romagna: dal 2 luglio al 31 agosto
- Friuli Venezia Giulia: dal 2 luglio al 30 settembre (per 60 giorni anche non consecutivi)
- Lazio: dal 2 luglio (per 6 settimane)
I consigli per uno shopping chiaro e sicuro
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricorda alcuni principi di base sui saldi.
- Cambi: La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso, scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
- Prodotti in vendita: i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversamente pattuito.