Economia

“Storie Vere, Soldi Falsi”: Kenneth Lay, l’uomo dietro lo scandalo che ha sconvolto Wall Street

Il crollo di Enron è stato il più grande fallimento aziendale che abbia colpito il mondo finanziario, superato solo dai fallimenti di Lehman Brothers, Washington Mutual, WorldCom e General Motors.

Enron era una società energetica con sede a Houston, implosa a causa di varie pratiche contabili fraudolente. La frode è venuta alla luce nell’ottobre 2001, a seguito di una lettera di denuncia dell’allora vicepresidente di Enron Sherron Watkins al presidente Kenneth Lay nell’agosto 2001.

Proprio Lay, fondatore e presidente, morto d’infarto nel 2006, è tra i nomi dietro lo scandalo della Enron e il protagonista dell’ultimo episodio di  “Storie Vere, Soldi Falsi”, la serie di Triboo firmata T-Podcast, che racconta il mondo dell’economia e della finanza, un format che esplora il lato oscuro e affascinante sistema delle truffe finanziarie attraverso una prospettiva mai adottata prima.

A narrare la storia di Lay e della Enron, uno degli scandali finanziari che hanno segnato la storia di Wall Street è l’attore e doppiatore Francesco Pezzulli, la voce italiana di Leonardo Di Caprio.

Chi è Enron e il suo CEO Kenneth Lay

Prima della sua scomparsa, Enron era una grande società di energia, materie prime e servizi con sede a Houston, in Texas. Il suo crollo ha colpito oltre 20.000 dipendenti e ha scosso Wall Street. All’apice della sua attività, le azioni di Enron valevano 90,75 dollari. Al momento della dichiarazione di fallimento, il 2 dicembre 2001, le azioni erano scambiate a 0,26 dollari.

Dopo esser stata fondata nel 1985 a seguito della fusione tra Houston Natural Gas e InterNorth, con sede a Omaha, Kenneth Lay, amministratore delegato di Houston Natural Gas, divenne amministratore delegato e presidente di Enron. Nel 1990, Lay creò Enron Finance e nominò Jeffrey Skilling a capo della nuova società.

La truffa

Nel dicembre 2001 il gruppo andò incontro ad un’improvvisa e inaspettata bancarotta che smascherò una prassi amministrativa fatta di bilanci gonfiati e società costituite all’estero con lo scopo di nasconderli.

In primis l’azienda subì una perdita di 618 milioni di dollari, portando ad una svalutazione del valore azionario di 1,2 miliardi. Da lì la SEC (Securities and Exchange Commission) avviò un’inchiesta su un possibile conflitto di interessi legato alle transazioni della società con le partnership strette con Andrei Fastow. Da lì il prezzo del titolo andò ancora più giù, sotto i 40 dollari.

Nel periodo di difficoltà, la società attuò una frode sui conti chiedendo grandi quantità di denaro che entrarono a far parte del bilancio come debiti, che venivano poi scaricati su più di 800 società non collegate in modo diretto alla Enron, bensì ad Andrei Fastow, l’ex CFO.

Quali sono state le conseguenze

La vicenda venuta alla luce sollevò numerose polemiche nell’opinione pubblica americana e internazionale, tanto che nel luglio 2002, l’allora presidente George W. Bush firmò la legge Sarbanes-Oxley, inasprendo le conseguenze per chi distrugge, altera o falsifica i bilanci e per chi cerca di frodare gli azionisti.

Le conseguenze del crac Enron sono pesanti per migliaia di dipendenti e risparmiatori e non solo.  Trentadue dirigenti di Enron vengono rinviati e giudizio e condannati, tra cui gli artefici della truffa, Jeffrey Skilling e soprattutto Kenneth Lay.

Lay viene dichiarato colpevole  il 25 giugno del 2006 ma improvvisamente il 7 luglio muore d’infarto, prima della condanna definitiva.