Mentre il Governo è pronto a mettere mano alla riforma del catasto, è in arrivo una boccata d’ossigeno per i proprietari di case che si trovano alle prese con gli affitti da incassare e l’Imu da pagare.
E’ infatti in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo firmato dal Ministro dell’economia, Daniele Franco, che rende operative le norme del decreto Sostegni-bis che hanno previsto 100 milioni per un rimborso Imu 2021.
Si tratta di fondi stanziati a favore di coloro che, avendo inquilini morosi durante il periodo della pandemia, hanno pagato l’acconto previsto lo scorso giugno. In particolare, il rimborso riguarda immobili con inquilini morosi sotto sfratto.
Rimborso Imu 2021, i destinatari
Per effettuare la domanda, come indicato dal Mef, sono necessari una serie di requisiti:
- il possesso dell’immobile; la concessione dello stesso in locazione a uso abitativo;
- estremi della convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa sino al 30 giugno 2021, o una convalida di sfratto per morosità successivamente al 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre 2021. Ovviamente gli ultimi due periodi sono suscettibili di proroghe ulteriori come è avvenuto nel corso di questi mesi.
- estremi del versamento della prima o unica rata IMU 2021.
Come effettuare la richiesta di rimborso
I proprietari di case date in locazione ad uso abitativo che si trovano in una delle casistiche appena viste possono beneficiare per tutto il 2021 dell’esenzione dell’Imu per l’immobile oggetto di sfratto esecutivo. Per fare la domanda c’è tempo fino al 30 giugno 2022.
Per chi ha già pagato entro il 16 giugno la prima o unica rata dell’Imu, c’è la possibilità di chiedere il rimborso di quanto indebitamente versato presentando istanza al Comune.
L’istanza di rimborso deve essere presentata al Comune competente indicando:
- i dati identificativi del contribuente e dell’immobile;
- il possesso dell’immobile;
- la sua concessione in locazione a uso abitativo;
- gli estremi del provvedimento con cui è stata ottenuta una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è stata sospesa sino al 30 giugno 2021 oppure una convalida di sfratto per morosità successiva al 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre 2021;
- gli estremi del versamento della prima rata o dell’unica rata dell’Imu relativa al 2021;
- l’importo di cui si chiede il rimborso;
- le coordinate bancarie su cui si richiede l’accredito del rimborso.
Per i proprietari di casa che non si trovavano nella condizione di dover richiedere uno sfratto, fino allo scorso 6 ottobre era possibile effettuare una riduzione del canone d’affitto anche per un breve periodo, beneficiando oltre che della relativa riduzione dell’imposta anche del contributo a fondo perduto di 1.200 euro.