Tpi, cresce il rischio Italia: la risposta di chi investe allo scudo anti-spread è la diversificazione
L’Italia torna a rappresentare nuovamente un rischio per gli investitori. Nel giro di 24 ore, ci sono stati l’addio di Draghi alla guida del Governo e la conferenza stampa della Bce, che ha presentato il nuovo Tpi: due eventi che hanno sparigliato le carte del Belpaese. Saranno mesi importanti in cui l’esecutivo che entrerà in carica dopo settembre dovrà rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, per battere lo scetticismo dei mercati che ieri hanno già fatto schizzare lo spread oltre i 240 punti e i titoli di Stato a 10 anni al di sopra di quelli della Grecia. Per i portafogli d’investimento, invece, sarà fondamentale tener fede a un mantra inossidabile: diversificare.
Caratteristiche e criticità del Tpi
Nella conferenza stampa di ieri, la presidente della Bce Christine Lagarde lo ha detto e ripetuto in tutte le salse: la Bce “non prende posizione sui temi politici degli Stati membri”. Ma nei fatti, le cose sembrano andare diversamente. Perché i nuovi aiuti del Tpi saranno rivolti solo agli Stati chi attueranno politiche economiche restrittive e volte a far quadrare i conti delle casse statali. Lo scudo anti-spread sarà concesso solo a chi rispetterà quattro criteri ben precisi:
- rispetto del quadro di bilancio dell’Ue;
- assenza di gravi squilibri macroeconomici;
- sostenibilità di bilancio;
- politiche macroeconomiche sane e sostenibili.
Non a caso, nel momento in cui la Lagarde li ha sciorinati, gli interessi pagati dai titoli di Stato italiani a 10 anni hanno ripreso a galoppare verso il 3,6%, superando sinistramente la Grecia. E così il differenziale con gli interessi richiesti a Bund tedeschi di pari durata, il temuto spread, galoppa vicino alla soglia dei 240 (con il Btp a 10 anni che resta in terra “greca” sul 3,5%).
Tra spread e rischio recessione
Inoltre, non è chiaro neanche quando la Bce potrebbe attivare il Tpi per salvare economicamente l’Italia qualora ne avesse bisogno. Secondo un’analisi di Aegon AM, la banca centrale non vorrà attivare il nuovo strumento nel bel mezzo del caos elettorale dei prossimi mesi. Un’altra domanda importante è: quale livello di spread si dovrà raggiungere perché la Bce si preoccupi dell’effettiva trasmissione della sua politica monetaria? La riunione di emergenza del mese scorso, quando il rendimento del decennale italiano ha superato il 4%, ci dà qualche indicazione, ma tenendo conto dei prossimi rialzi della Bce, il livello del rendimento che porterà all’attivazione dovrebbe aumentare nel tempo.
La politica frena Piazza Affari
La crisi politica in Italia porta con sé una serie di criticità e rischi primo tra tutti quello legato alla situazione economica del Paese, dove, seppur in un contesto di crescita ancora positiva, aleggiano sullo sfondo dinamiche di tipo recessivo e criticità economiche internazionali. Secondo Moneyfarm le stime di crescita e le probabilità di recessione, già riviste rispettivamente al ribasso e al rialzo da aprile, potrebbero essere messe in crisi dal crollo del governo. Sicuramente la volatilità continuerà a caratterizzare l’andamento del Ftse Mib, che paga ancora una sottoperformance verso i principali indici europei nella fase post-Covid.
Dunque, in questo quadro generale così articolato e pieno di incertezze, sarà fondamentale per chi investe diversificare il proprio portafoglio. Puntare su più settori, più asset, e più paesi vuol dire automaticamente ridurre il rischio dei propri investimenti, in primis il rischio Italia. Adottando con grande fermezza un orizzonte temporale di lungo periodo, che sarà fondamentale per superare indenni questo 2022 così concitato per l’Italia e un po’ tutta l’Eurozona.