ROMA (WSI) – Il vero test ci sarà il prossimo novembre, quando si terranno le elezioni politiche. Ma le regionali sono alle porte, visto che si voterà a marzo, e le amministrative di maggio saranno altre importanti prove del nove. Per ora, stando a quanto riporta El Pais con un sondaggio, il primo partito è Podemos, formazione politica sorta dal movimento degli “Indignados”.
Podemos ha superato dunque il partito conservatore Partido Popular (Pp), con un consenso del 27,7% dei voto dei voti validi – elettori che hanno già deciso per chi votare (-0,5% rispetto alla rilevazione precedente) -. Il Pp, che è al governo dal 2011, otterrebbe il 20,9% nel caso in cui si andasse oggi al voto, mentre i socialisti del Psoe il 18,3% (-5%).
Il quarto posto se lo aggiudica “Ciudadanos”, altra formazione populista, con il 12,2%, che supera gli ex comunisti di Izquierda Unida al 6,5%.
Podemos è un partito anti-austerity di sinistra e potrebbe dunque essere definito come il Syriza spagnolo. E’ guidato da Pablo Iglesias, 36enne con un dottorato in scienze politiche e un master in comunicazioni. Fatto che, pur essendo primo partito del paese, Podemos ha visto comunque il consensus scendere, dal 28,2% di un mese fa. “Davide può battere Golia, ma non è semplice”, ha detto domenica. Inoltre, stando a un sondaggio stilato da Metroscopia e reso noto da reuters, l’astensionismo dovrebbe essere elevato, nelle prossime elezioni politiche, e aggirarsi al 28% circa.
In un manifesto, il partito ha promesse il taglio della settimana lavorativa e l’aumento del salario minimo. Ma ha preso le distanze dai piani iniziali, molto più radicali, tra cui la nazionalizzazione delle utility spagnole. (Lna)