Ignazio Visco scende in campo per difendere Banca d’Italia sulla questione Popolare di Bari. In una lunga intervista al Corriere della Sera, il governatore di Via Nazionale ha spiegato che la banca centrale italiana ha svolto il suo compito di vigilanza con il massimo impegno e positivamente, e sulla questione della banca pugliese è pronta a rendere conto del suo operato nelle sedi istituzionali.
“Intanto bisogna esaminare individualmente le due attività: quella di vigilanza e quella di gestione e risoluzione delle crisi, che sono cose diverse -spiega Visco-. La vigilanza sulle banche ha svolto il suo compito, con il massimo impegno e io reputo positivamente. La scelta di porre in amministrazione straordinaria questa banca è il risultato, come sempre in questi casi, di un’attenta analisi, è un atto possibile in termini di legge solo dopo aver rilevato gravi perdite o carenze nei sistemi di governo societario. Ma la vigilanza non può intervenire nella conduzione della banca, che spetta agli amministratori scelti dagli azionisti. La banca deve seguire delle regole, la vigilanza verifica che ciò effettivamente accada”.
Le dichiarazioni di Visco arrivano dopo i numerosi attacchi giunti nell’ultimo periodo sul caso del salvataggio della banca pugliese.
“Dal 2007 – ha continuato il governatore di Bankitalia – abbiamo posto in amministrazione straordinaria circa 80 intermediari: più della metà è tornata alla gestione ordinaria, per quelli liquidati o aggregati con altre banche, non vi sono state, nella generalità dei casi, perdite per depositanti e risparmiatori. La soluzione ordinata delle crisi bancarie, di per sé non semplice, è complicata dal nuovo approccio europeo in materia di gestione delle crisi e aiuti di Stato. Ma questo non ha niente a che fare con l’essere arbitro e giocatore”.
Popolare Bari è stata commissariata da Banca d’Italia e il governo in un decreto ha previsto interventi straordinari per salvare la banca che ha bisogno di un rafforzamento patrimoniale di circa 1 miliardo di euro.
Per quanto riguarda invece la vicenda Tercas, per Visco La Popolare di Bari ”paga la mancata trasformazione in società per azioni”.