Le azioni legali, sotto forma di cause collettive o meno, iniziano evidentemente a spaventare. Tanto che sia Popolare di Vicenza che Veneto Banca hanno lanciato una iniziativa di conciliazione transattiva con tutti gli azionisti che hanno investito nel titolo negli ultimi 10 anni e che hanno sofferto massicce perdite.
La notizia è stata confermata dai rispettivi dirigenti. In particolare il presidente di Banca Popolare di Vicenza, Gianni Mion, nel corso del suo intervento alla conferenza stampa che proprio oggi ha illustrato l’offerta di transazione proposta dalle due banche a Padova, ha detto di sperare che ci possa essere un’adesione che superi l’80%”.
“Ci muoviamo insieme con Veneto Banca, nostra banca sorella, sorella perché siamo stati salvati dal naufragio. Parliamo di questa offerta di transazione che ritengo sia una mossa fortemente imprenditoriale da parte di Atlante che ha dimostrato di avere coraggio e anche coraggio dal cda nonostante i problemi strutturali”.
Mion ha ammesso che la transazione proposta è “molto onerosa per la banca ma è indispensabile per rendere la banca appetibile e interessante per investitori terzi. E’ illusorio che ci siano investitori che vogliano investire con quantificazione non definita”.
Il presidente ha poi confermato di essere in sintonia con Fabrizio Viola, consigliere delegato di Popolare di Vicenza – ex amministratore delegato di MPS, che “ha subito sposato la causa anche se appena arrivato”.
Dal canto suo Viola si è così espresso, nel commentare l’iniziativa:
“Stiamo facendo il massimo. La Banca vuole dimostrare con fatti concreti la rottura con il recente passato. Abbiamo tempestivamente voluto mettere in atto tutto quello che la situazione attuale ci permette di fare per poter ricollocare la relazione con gli Azionisti e i Clienti su un piano di fattiva collaborazione. Confidiamo che il nostro sforzo nell’intraprendere questo nuovo percorso sia compreso ed apprezzato”.
Ma non sono mancate le proteste, con 30 persone circa che hanno manifestato davanti all’Hotel Sheraton di Padova dove è stata presentata l’offerta.
Alcuni hanno protestato in mutande e, tra le diverse scritte sugli striscioni, quella che sembrava gridare: “Non farti rapinare dalla banca popolare”.
La proposta di Popolare di Vicenza
“La banca promuove un’offerta di transazione che prevede un riconoscimento economico pari a 9 euro per ogni azione acquistata tramite una banca del gruppo a partire dal primo gennaio 2007 e sino al 31 dicembre 2016, al netto delle vendite. Tale riconoscimento sarà erogato a fronte della rinuncia dell’azionista a qualsiasi pretesa in relazione all’investimento in (o mancato disinvestimento di) titoli azionari Banca Popolare di Vicenza, titoli che rimarranno comunque di proprietà dell’azionista. L’iniziativa si rivolge a circa 94.000 azionisti, individuati secondo criteri oggettivi, che comprendono principalmente persone fisiche, società di persone, fondazioni, ONLUS ed enti senza fine di lucro. L’elenco delle categorie di soggetti destinatari dell’offerta e della tipologia di operazioni interessate è contenuto nel Regolamento dell’Offerta di Transazione disponibile da domani sul sito web dedicato all’iniziativa www.popolarevicenza.it/azionisti, su quello delle Banche del Gruppo Bpvi ed in tutte le loro filiali. Gli azionisti interessati all’Offerta sono invitati a leggere con attenzione il Regolamento dell’Offerta di Transazione, che ne illustra i termini e le condizioni. L’offerta di transazione partirà domani e contemporaneamente sarà inviata, a tutti gli azionisti che rispondono ai requisiti previsti dal Regolamento, una lettera in cui verranno specificate nel dettaglio le modalità e le tempistiche dell’offerta. Gli azionisti potranno manifestare il proprio interesse all’offerta fino al 15 marzo recandosi nella filiale di riferimento di una banca del gruppo oppure tramite il sito web www.popolarevicenza.it/azionisti. Gli azionisti avranno poi tempo per aderire all’offerta di transazione sino al 22 marzo 2017, sottoscrivendo il relativo accordo transattivo presso la filiale di riferimento di una delle banche del Gruppo. Attivato anche un numero verde (800-595470) per avere informazioni sull’iniziativa. A chi aderirà all’offerta di transazione «saranno riservate inoltre esclusive condizioni commerciali che consentiranno di beneficiare di rendimenti maggiorati» sui depositi vincolati e «di agevolazioni consistenti su alcuni prodotti e servizi bancari», come il mutuo e il conto corrente”.
La proposta di Veneto Banca
“L’Istituto promuoverà un’Offerta di Transazione con un indennizzo forfettario ed onnicomprensivo pari al 15% della perdita teorica sofferta in conseguenza degli acquisti di Azioni Veneto Banca (al netto delle vendite effettuate e dei dividendi percepiti) avvenuti nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2016, presso una qualsiasi banca del Gruppo. Tale riconoscimento sarà erogato a fronte della rinuncia dell’azionista a promuovere azioni legali in relazione all’investimento in azioni Veneto Banca, azioni che rimarranno comunque di proprietà dell’azionista. L’iniziativa si rivolge a circa 75.000 azionisti, pari a circa l’85% del totale, che sono stati individuati secondo criteri soggettivi e oggettivi e che comprendono prima di tutto le persone fisiche e i risparmiatori. Nei prossimi giorni, gli Azionisti che rispondono ai requisiti necessari riceveranno una lettera con i dettagli dell’Offerta alla quale potranno aderire fino al 15 marzo 2017 recandosi nella propria filiale. L’Offerta di Transazione potrà concretizzarsi con un’adesione pari ad almeno l’80% delle azioni interessate. Tale condizione è rinunciabile dalla Banca. L’esito della offerta è previsto per il mese di Aprile del corrente anno. In caso di esito positivo, il pagamento del riconoscimento economico avverrà entro 5 giorni lavorativi dalla data di comunicazione. Agli Azionisti che aderiranno all’Offerta di Transazione, Veneto Banca e le banche italiane del Gruppo metteranno inoltre a disposizione un’importante Proposta Commerciale Linea “PerTe”, che prevede l’applicazione di condizioni agevolate e rendimenti di favore su una serie di prodotti: mutui residenziali, depositi vincolati e conti correnti.
Così Massimo Lanza, presidente di Veneto Banca:
“Con l’Offerta di Transazione e la Proposta Commerciale che l’affianca il Consiglio di Amministrazione e la Direzione hanno voluto dare un segnale forte e tangibile agli Azionisti che hanno subito gravi conseguenze a causa della passata mala gestio del nostro Gruppo, nei confronti della quale stiamo procedendo a una circostanziata azione di responsabilità. Sono proposte chiare e concrete, le uniche che possano alleviare in tempi brevi i disagi provocati a tante famiglie. Le nostre offerte rappresentano una svolta determinante nel percorso di riconciliazione con gli Azionisti e per il futuro stesso della Banca, che sta tornando a sostenere e rilanciare l’economia dei territori di riferimento”.