ROMA (WSI) – Alla prima uscita nel 2014 il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni mostra di non essere scalfito minimamente dalle voci che lo danno in partenza nell’ambito di un rimpasto di Governo.
Con un certo piglio l’ex numero uno di Bankitalia ha lanciato subito una provocazione ai suoi interlocutori durante un convegno sull’Eurozona.
Se alle elezioni europee della prossima primavera i populisti e gli euroscettici dovessero vincere, “sarebbe uno shock salutare” nei confronti dei politici “anche perché facciano qualcosa per correggere la propria attitudine a prendersi i meriti di tutto ciò che va bene e accusare l’Europa per tutto ciò che va storto”.
“L’insidia di una forza contro le istituzioni Ue c’è e non ci sorprende che questo periodo di declino della loro popolarità coincida con una crisi senza precedenti“.
Nel sottolineare che “la crisi sarebbe stata di gran lunga peggiore senza l’Unione europea, senza l’euro e anche senza la Banca centrale europea” il titolare del Tesoro ha confermato che l’agenda del governo resta chiara e resta quella.