Il mercato ha già incorporato il rallentamento dell’economia cinese. E di fronte all’ondata di vendite che sta travolgendo la Borsa Usa, Morgan Stanley ha recentemente aggiornato il proprio giudizio sui mercati emergenti, portandoli da “underweight” (sottopesare) a “overweight” (sovrappesare) per il 2019, mentre le azioni statunitensi sono state ridimensionate a “sottopesare”.
Secondo le previsioni della banca americana, il ciclo si sta spostando a favore dei mercati asiatici, in particolare in Cina, dopo che hanno già “raggiunto i loro minimi” alla fine di ottobre o agli inizi di novembre.
Da qui la view positiva, “decisamente rialzista nella regione. Morgan Stanley si aspetta che i grandi mercati emergenti come Cina, India, Indonesia e Brasile ottengano buoni risultati nella seconda metà dell’anno.
“La loro accelerazione sarà in netto contrasto con la decelerazione in corso negli Stati Uniti”, si legge in una nota della banca.
Una view positiva sul mercato asiatico è stata confermata anche da Macquarie che eleggono il Giappone come mercato con le migliori prospettive di crescita per il 2019, rispetto a Cina, Europa e Stati Uniti.
“Non è che il Giappone non ha problemi, è solo la Banca del Giappone che sa esattamente cosa stanno facendo”, ha detto lo strategist della banca d’affari, Viktor Shvets, sottolineando tra gli altri aspetti positivi dell’economia nipponica la buona salute del settore privato. “Quindi penso che il Giappone sia la migliore risorsa al momento”.