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PORTFOLIO: S&P/MIB AL PALO, CHE FARE NEL 2008

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) –
Si attendeva il rally di natale ed invece inesorabile è giunto lo storno della befana. Con un inizio anno da brivido i mercati azionari cominciano a perdere i pezzi: a dire il vero lo S&P/MIB è già da due trimestri che dimostra di aver esaurito la spinta rialzista che ha sostenuto il trend degli ultimi quattro anni. L’indice italiano ha conquistato nel 2007 un inglorioso primato negativo tra i principali 90 indici mondiali: con un passivo del 6,95% è stato di gran lunga il peggiore dell’area euro e se si considerano le variazioni percentuali in valuta locale, lo S&P/MIB finisce ad un desolante 84esimo posto, in compagnia del Nikkei ( – 11,13%) dell’OMX Riga Index ( -9,19%) e alle spalle dell’All Share dello Sri Lanka ( -6,66%). E dire che restando nell’area euro il Dax di Francoforte ha chiuso l’anno con un progresso del 22%. Ma non c’è neanche il tempo di archiviare questo flop (va ricordato tuttavia che questo è il primo bilancio annuale negativo dopo quattro anni di ininterrotto rialzo) che è già il momento di pensare al 2008 : un’idea di investimento per i prossimi diciotto mesi potrebbe essere data da una doppia proposta proveniente dal segmento degli investment certificates.

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L’idea prende spunto da un Twin Win che Borsa Italia ha autorizzato alla quotazione a partire dal 12 dicembre. Un Twin Win dalle caratteristiche molto particolari: emesso il 2 agosto con una durata biennale , questo certificato è stato strutturato da Banca Imi per assicurare un ritorno principalmente in caso di ribasso del sottostante, l’indice S&P/MIB. A scadenza, fissata per il 24 luglio 2009, il certificato ( che ha uno strike a 39.710 punti) trasformerà infatti in positivo le performance negative realizzate dall’indice a meno che la discesa non si spinga oltre il 60% dai livelli di emissione (corrispondente a 15.884 punti). Una barriera finora mai così distante nelle precedenti emissioni di Twin Win sull’indice italiano, interessante soprattutto se rapportata alla durata così breve. Per garantire alla struttura una barriera così bassa l’emittente ha tuttavia quasi azzerato la partecipazione all’eventuale rialzo dell’indice, fissandola ad un simbolico 1% ( il che implica che per ogni 10% realizzato dall’indice il certificato si apprezzerà dello 0,1% ). In quotazione al SeDeX a 104 euro, il Twin Win di Banca Imi è quindi consigliato all’investitore che abbia una visione smaccatamente ribassista del mercato italiano :tuttavia anche il più incallito degli shorters deve fare i conti con l’imprevedibilità del mercato e quindi per evitare che un imprevisto rialzo dell’indice si trasformi in un totale mancato guadagno ( vista la percentuale simbolica di partecipazione al rialzo), si consideri un secondo certificato in scadenza nel mese di agosto del 2009.

La proposta è di Banca Aletti ed è un certificato a capitale parzialmente protetto, emesso il 31 agosto del 2006 con un valore di riferimento iniziale pari a 38036 punti ( livello di apertura dell’indice). Il Planar ( appartiene alla categoria dei più noti Airbag) consentirà: 1) di ottenere a scadenza il ritorno totale dei 100 euro nominali se l’indice si fermerà tra il livello strike e il livello protetto ( pari a 30429 punti, ovvero il 20,72% dai livelli di lunedì 17dicembre); 2) di partecipare con una leva del 120% ai rialzi superiori allo strike. 3) Di ammortizzare le perdite , grazie ad un meccanismo definito dal rapporto Planar, in caso di riferimento finale inferiore al livello di protezione. Il certificato è attualmente scambiato a 96 euro.

Combinando le due strutture si riuscirà ad ottenere un risultato soddisfacente in qualsiasi scenario di mercato. Evidentemente se si ha necessità di investire sul ribasso sarà superfluo inserire nel portafoglio un 50% di certificati Planar ( l’effetto sarà infatti di riduzione del guadagno dato dal Twin Win), così come se si ha una visione positiva, sarà penalizzante l’inserimento di un 50% di certificati Twin Win. Per chi non sa che pesci pigliare e vuole garantirsi un guadagno in qualsiasi caso, una semplice unione in parti uguali offrirà questo risultato: il Twin Win esprimerà il massimo del suo potenziale in caso di ribasso dell’indice mentre porterà l’investimento in rosso in caso di rialzo ( per effetto di una quotazione sopra la pari). Il Planar invece pagherà in misura proporzionalmente maggiore un rialzo dell’indice , mentre, pur ammortizzandone gli effetti negativi, porterà gli ipotetici 10.000 euro in rosso, in caso di ribasso sostenuto ( almeno -22%). Il risultato finale sarà invece sempre positivo acquistando in parti uguali i due certificati: da una parte ci si garantirà un guadagno del 38,09% se l’indice crescerà del 60% ( si parteciperà dunque al 60% alla crescita dell’indice), mentre dall’altra si otterrà un guadagno del 10,53% in caso di ribasso dell’indice nella misura del 20%.

Due i rischi a cui espone una strategia di questo tipo:con il Twin Win quotato da Banca Imi l’investitore deve fare i conti con un rischio di perdita in conto capitale, decisamente remoto ma pur sempre presente, e con un rischio di mancato guadagno. Quest’ultimo è legato essenzialmente all’eventuale rialzo dell’indice: la partecipazione dell’1% alle variazioni positive dello S&P/MIB implica la rinuncia pressoché completa a qualsiasi tipo di crescita dell’indice. Per quanto riguarda il rischio di reale perdita in conto capitale, è necessario che l’indice perda in poco più di un anno e mezzo il 60% del proprio valore dai livelli correnti: improbabile ma non impossibile. Il Planar invece espone a rischi molto maggiori di perdita di capitale: è infatti sufficiente un ribasso dello S&P/MIB superiore al 21% dai livelli attuali per determinare un rimborso inferiore ai 100 euro nominali.

Infine i vantaggi in maniera sintetica: il Twin Win si può considerare alla stregua di un Equity Protection Short di breve durata. Guadagno in caso di ribasso , anche sostanzioso purchè contenuto entro il 60% dai valori attuali, e nessuna perdita in caso di rialzo. Il Planar invece copre la mancata partecipazione al rialzo con una leva del 125% e soprattutto in caso di ribasso, ammortizza le perdite grazie al Rapporto Planar: nella pratica un ribasso dell’indice del 40% porterà ad un rimborso di 75 euro ( pari quindi ad una perdita reale del 25%).


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