ROMA (WSI) – Il Portogallo uscirà questo mese dal piano di salvataggio triennale, del valore di 78 miliardi di euro, e non chiederà ulteriori aiuti.
L’annuncio ufficiale è arrivato dal primo ministro Pedro Passos Coelho, in un discorso televisivo alla nazione.
L’annuncio significa che il paese non dovrà rispondere più ai creditori esteri dopo la fine del piano di bailout, in calendario il 17 maggio. “Il governo ha deciso di uscire dal programma di assistenza senza rivolgersi ad alcun programma precauzionale”, ha detto il premier.
Il Portogallo è il secondo paese dell’Eurozona, dopo l’Irlanda, a essere uscito dal piano di salvataggio. “La Commissione europea prende nota di questa decisione e, così come comunicato in precedenza, sosterrà le autorità portoghesi e il popolo in questa scelta sovrana”, ha sottolineato in una nota Siim Kallas, vice direttore generale della Commissione europea.
Lisbona venne costretta a chiedere aiuto all’Unione europea e al Fondo Monetario Internazionale nel pieno della crisi dei debiti sovrani, ovvero nel 2011.
“Il fatto che il Portogallo non abbia bisogno di un programma precauzionale (dunque di altri aiuti) rappresenta un voto di fiducia da parte dei partner europei”, ha commentato Felipe Silva, responsabile della divisione del debito presso Banco Carregosa, in una intervista a Reuters – Gli investitori accettano il rischio Portogallo e questo è molto positivo”.
Al momento, i rendimenti dei bond decennali oscillano attorno al 3,65%, vicini al minimo in otto anni, dopo aver raggiunto il record, vicino al 17%, nel 2012.