LISBONA (WSI) – Mentre gli altri paesi, anche i meno virtuosi dell’area euro, stanno vivendo un momento di grazia nel mercato del reddito fisso, grazie alle promesse di Mario Draghi, il Portogallo rappresenta unca clamorosa eccezione.
La Bce è pront a rincarare la dose di misure straordinarie ultra accomodantima gli investitori sono preoccupati per la crisi politica apertasi in Portogallo. Le notizie che arrivano da Lisbona non sono buone e i bond governativi sono sotto pressione.
I titoli portoghesi si sono indeboliti stamattina, spingendo il rendimento, ovvero il tasso di interess, sul debito decennale al 2,45%, in rialzo netto dal 2,37% dell’apertura.
Il paese indebitato vive un momento di stallo politico, che potrebbe anche portare a un governo anti-euro. Il rischio, da questo punto di vista, non è ancora stato scontato dai mercati.
Tre settimane fa si sono svolte le elezioni generali che hanno consegnato al centro destra una vittoria risicata che non consente una maggioranza assoluta in parlamento. Il premier Pedro Passos-Coelho ha ricevuto l’incarico di formare un nuovo esecutivo. Se fallirà al potere potrebbe salire la coalizione a guida socialista, i cui tre partiti alleandosi otterrebbero la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. È quello che chiede il laeder dei socialisti, Antonio Costa.
Il suo partito è filo europeo, ma i suoi alleati si sono già battuti contro il Fiscal Compact, le politiche di austerità, i tagli agli stipendi pubblici e alle pensioni imposti dalla Troika formata da Bce, Fmi e Commissione Ue.
(DaC)