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Possibili nuove sanzioni Ue contro la Russia, rublo ancora giù

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BRUXELLES (WSI) – L’Europa prepara un pacchetto di nuove sanzioni contro la Russia, mentre il conflitto nell’est dell’Ucraina vive i suoi giorni più sanguinolenti dall’inizio degli scontri tra separatisti filo russi e autorità vicine al progetto di un’Europa unita.

Al meeting previsto per l’inizio della settimana prossima a Bruxelles, l’Unione Europea discuterà se aumentare il peso delle sanzioni contro Mosca e deciderà le misure da intraprendere per aiutare l’Ucraina.

Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Federica Mogherini.

“Lunedì prossimo avremo un vertice ministeriale a Bruxelles e in quella sede ci sarà una discussione, non soltanto sulla possibilità di aumentare le sanzioni ma soprattutto su come sostenere l’Ucraina in questi tempi difficili”, ha detto il capo della Farnesina Mogherini ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa congiunta a Berlino con l’omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier.

Mentre le autorità di Kiev accusa la Russia di sostenere i ribelli con armi e altri interventi extra territoriali, citando prove secondo loro lampanti, il Cremlino nega alcun coinvolgimento sostenendo di limitarsi a giocare il ruolo di pacere. Mosca dice di non avere mai inviato armi e soldati al confine.

Nonostante un cessate-il-fuoco firmato il 5 settembre, i movimenti di truppe tra Ucraina e Russia indicano che le due fazioni si stanno preparando a nuovi scontri.

Ue e Usa hanno impost sanzioni economiche da marzo, mese in cui Mosca si è appropriata del territorio di Crimea. Le misure hanno inflitto un duro colpo all’economia russia, ma anche ai gruppi esportatori occidentali e in particolare le aziende della Germania.

Steinmeier e Mogherini hanno precisato che le sanzioni sono la risposta dell’Europa alle azioni della Russia.

La fase di stagnazione dell’economia russa e il calo del rublo, insomma, sono destinati a proseguire anche nel 2015.

La valuta russa cede l’1,8% contro il biglietto verde e un dollaro si compra a 46.6 rubli, in rialzo dai 45,8 di ieri sera.

Dopo aver speso decine di miliardi di dollari nel tentativo di mantenere il rublo in un corridoio di trading accettabile, la banca centrale russa ha smesso di varare misure a difesa della moneta nazionale.

Fonte: Reuters

(DaC)