MILANO (WSI) – Passo indietro di Poste Italiane sul collocamento dell’ultima quota al Tesoro. Secondo l’agenzia stampa Adnkronos, “l’operazione prevista per settembre-ottobre sarebbe stata rimandata a tempi migliori, visti soprattutto gli attuali valori di Borsa”.
La decisione – continua l’agenzia – sarebbe stata concordata fra Palazzo Chigi, Tesoro e i vertici aziendali. L’obiettivo resta strategico nel piano complessivo delle privatizzazioni ma si vuole evitare quella che rischierebbe essere una ‘svendita’.
Come confermano fonti del Tesoro all’Adnkronos, l’operazione non è quindi sospesa e l’orientamento del governo, se le condizioni lo permetteranno, è comunque quella di arrivare al collocamento entro la fine dell’anno.
Si ricordi che, il decreto della presidenza del Consiglio approvato lo scorso maggio, che fissava i criteri per il collocamento della quota ancora detenuta dal Tesoro (il 29,7%), stabiliva che:
“L’alienazione della ulteriore quota potrà avvenire anche in più fasi e si realizzerà attraverso un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali”.
Una volta completato l’iter parlamentare con il parere della commissione trasporti della Camera, il Governo indicherà il timing dell’operazione sia tenendo conto delle indicazioni del Parlamento sia delle condizioni del mercato in modo da continuare a valorizzare l’azienda.