ROMA (WSI) – Mentre il governo si prepara a inserire una proroga nella Legge di Stabilità 2016, arrivano i primi dati dell’Osservatorio sul precariato mensile dell’Inps in merito alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate con gli sgravi contributivi. E i dati sono estremamente positivi. Ma non si può dare il merito al Jobs Act, è ancora troppo presto per vederne gli effetti concreti. Hanno invece senza dubbio contribuito gli sgravi contributivi.
Nel settore privato nei primi 10 mesi del 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sono aumentate di 329.785 le unità assunte a tempo indeterminato, passando così da 1.207.762 a 1.437.547. In calo le assunzioni con contratti a termine che registrano un -59.782 e le assunzioni in apprendistato (-43.834). Rispetto allo scorso anno crescono le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato che arrivano a essere superiore alle 309.569 unità.
Ben 406.691 le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese i cambiamenti di contratto degli apprendisti, mentre in dieci mesi sono stati registrati 451mila nuovi contratti fissi rispetto al 2014.
Dai numeri presi nel loro complesso emerge che nei primi dieci mesi del 2015 sono state effettuate 1,84 milioni di assunzioni a tempo indeterminato comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendistato a fronte di 1,33 milioni di cessazioni di contratti fissi con un saldo positivo nell’anno di 507.691 rapporti di lavoro stabili.
Guardando alle sole nuove assunzioni attuate con i famosi sgravi contributivi, una decontribuzione totale al 100% per i primi tre anni per il datore di lavoro che assume, l’aumento c’è ma riguarda soprattutto le regioni del Nord mentre il Sud e le Isole restano indietro.
Crescono di pari passo i buoni lavoro, i voucher che eroga l’Inps per le prestazioni di lavoro occasionale che celano rapporti di lavoro dipendente subordinato vero e proprio. Rispetto al 2014 sono cresciuti del 67% l’utilizzo dei voucher Inps, risultando così venduto 91.867.175 buoni lavoro del valore nominale di 10 euro lordi, con un incremento medio nazionale, rispetto allo stesso periodo del 2014, pari al 67,6%.
A ciò si aggiunge anche l’apertura di 45.737 nuove partite IVA nel mese di ottobre in crescita dell’1,4% rispetto al corrispondente mese dell’anno scorso. E molto spesso dietro l’apertura delle ditte individuali si cela, così’ come per i buoni lavoro, un vero e proprio rapporto subordinato.
Da questi ultimi dati dell’Inps si conferma il trend di crescita del precariato nel nostro paese a dispetto delle nuove assunzioni effettuate con gli sgravi contributivi e decantate dal governo Renzi.