Società

Prelievi coatti sulle pensioni più alte? Delrio: “No”

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ROMA (WSI) – Prelievi sulle pensioni più alte? ”A palazzo Chigi non abbiamo nessuna proposta in questo senso. E siccome decide palazzo Chigi, cioè Renzi, escludo in maniera categorica che ci saranno interventi sulle pensionì’. Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, in un’intervista al quotidiano ‘la Repubblicà. ”La filosofia di questo governo non è mettere nuove tasse – aggiunge Delrio -, semmai rimettere qualcosa nelle tasche degli italianì’.

Secondo quanto emerge da un sondaggio Ixè, l’83% degli italiani si dichiara favorevole all’introduzione di un prelievo di solidarietà sulle pensioni più alte, le cosiddette pensioni d’oro. Dal sondaggio emerge che i contrari sono il 13%. Si astiene il 4% del campione. Il sondaggio è stato realizzato in esclusiva per Agorà Estate su Raitre.

Di ritorno dal viaggio-lampo in Iraq per dimostrare che “per la prima volta l’Europa è in prima linea”, Matteo Renzi torna a tuffarsi sulle riforme del governo che avrà il suo primo big bang nel Consiglio dei ministri del 29 agosto. E mette uno stop al rincorrersi di ipotesi e progetti per trovare le risorse per la legge di stabilità. “Non ci saranno nuove tasse, da aspiranti politici e dai giornali si sono fatte solo chiacchiere agostane”, taglia corto il premier smentendo interventi sulle pensioni e rassicurando i sindacati già sulle barricate e pronti a minacciare l’autunno caldo.

E in un’intervista a Repubblica il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio torna ad esclude “in maniera categorica” l’ipotesi di un contributo dalle pensioni, negando anche che ci siano allo studio altre misure coma una patrimoniale o un nuovo blocco contrattuale del pubblico impiego. Sul fronte degli 80 euro Delrio appare cauto sulla possibilità di un’estensione – “si farà il possibile” ma “siamo in presenza di un congiuntura negativa che nessuno (…) aveva previsto” – ma promette di renderli strutturali per chi ne ha già goduto nel 2014, grazie alle risorse della spending review. Sull’entità della manovra per il 2015 il sottosegretario invita ad attendere la nota di aggiornamento del Def: “di certo ci saranno i 16 miliardi della spending review”.

Renzi: far quadrare i conti senza nuove tasse

La via maestra per recuperare risorse per il 2015 è, e resta, quella della revisione della spesa. E proprio sulla ‘fase 2’ della spending review si concentrerà nelle prossime settimane l’attenzione del governo.

Renzi sa che la coperta è corta e la crescita stenta ma il suo obiettivo resta lo stesso: rispettare il tetto del 3 per cento e far quadrare i conti senza nuove tasse ma aggredendo la spesa pubblica.

Cdm il 29 agosto

Solo dalla prossima settimana, quando il premier tornerà dalla breve vacanza con la famiglia, si entrerà nel vivo delle soluzioni per la legge di stabilità. E si tireranno le fila sul trittico di riforme che approderanno nel Cdm del 29 e sul quale Renzi punta molto per arrivare il giorno dopo al Consiglio europeo con le carte in regola per dimostrare che l’Italia fa le riforme. E può chiedere una maggiore flessibilità, necessaria non solo all’Italia ma a tutta la Ue in deficit di crescita.