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Prelievo forzoso: cosa veramente pensano a Unicredit

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NEW YORK (WSI) – Wall Street Italia ha pubblicato un articolo intitolato: Unicredit: “Accettabile confisca risparmi per salvare banche”, che ha suscitato forti reazioni sulla rete, con centinaia di tweet e oltre 3600 “mi piace” sulla pagina Facebook di WSI. I vertici di Unicredit si sono risentiti, giudicando il titolo di WSI forzato e non corrispondente alle dichiarazioni del Ceo Federico Ghizzoni contenute nell’articolo. Riceviamo da Unicredit e pubblichiamo la seguente lettera:

“Ecco cosa puo’ accadere da un titolo sbagliato! Unicredit non ha mai parlato a favore di prelievi forzosi. Sono considerazioni riassunte in modo completamente errato da un titolo di agenzia che e’ stato poi cambiato. Ci preme precisare che ne’ UniCredit e ne’ il Ceo Federico Ghizzoni hanno mai preso in considerazione ne’ tanto meno visto con favore prelievi forzosi sui conti correnti dei depositanti nemmeno con riferimento alla situazione di Cipro. Le dichiarazioni rilasciate (basta riguardare le agenzie) sono di tono del tutto diverso e fanno parte comunque di una riflessione generale sulla necessità di una regolamentazione comune a livello europeo per tutto quanto riguarda il sistema bancario”.

UniCredit
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